cocKoo
Il booklet de La teoria degli atomi - album che testimonia l’esordio dei piemontesi cocKoo – porta in calce la domanda “Che cosa salverà le vostre molecole?”. E della risposta, dopo aver ascoltato le undici tracce, non c’è ombra. E, per dirla tutta, il lavoro si porta dietro un’ulteriore serie di interrogativi e perplessità.
Almeno iniziali, diciamo per i primi pezzi in scaletta. Perché la band – un classico rock quartet con qualche venatura di synth – proprio non ingrana. Acerba la voce di Andrea Cerrato; eccessivamente mainstream le architetture sonore; caratteristiche generali troppo inflazionate e calcolate per sperare di lasciare un segno.
Ma poi, va detto, qualcosa cambia. Si abbassano i volumi e i nostri riescono a infilare un brano dal carattere maggiormente personale (Senza far rumore); si aumenta la dose ritmica ed ecco un singolo frizzante e orecchiabile (Voodootech); qualche altro passaggio è portatore sano di un andamento più concreto e originale (Fenice).
Nel complesso La teoria degli atomi è un album che non convince appieno, che non dà risposte definitive, ma riesce a lasciare ai cocKoo uno spiraglio verso il futuro. Le basi ci sono, qualche asso potrebbero giocarselo. Carte a loro.
01. Ideale
02. La teoria degli atomi
03. Seta porpora
04. Senza far rumore
05. Voodootech
06. Mera meraviglia
07. Caos molecolare
08. Prigione amica
09. Utopie animali
10. Rinasce
11. Fenice.
musicisti:
Andrea Cerrato:
voce, chitarra
Silvio Colombaro:
batteria, percussioni
Alberto Pozzo:
tastiere, synth, campionamenti
Luca Genta:
basso
ospiti:
Matteo Ferraio:
violino
Eugenio Solinas:
violoncello