Armando Corsi
È realmente una bella serata quella che si può trascorrere in un locale, ascoltando un recital di chitarra di Armando Corsi. Questo accade nel live La via dell’amore, e aggiungiamo poi che in alcuni brani vi è la presenza di Beppe Quirici in quella che è forse la sua ultima esibizione registrata dal vivo. Corsi è stato chitarrista di Ivano Fossati in studio e dal vivo in un indimenticabile tour, quello di Lindbergh, suonando in una band che era stata definita dalla critica dell’epoca il miglior gruppo italiano dal vivo di quell’anno (1993).
Dopo alcuni buoni lavori, ora approda ad un live strettamente solistico-chitarristico, tranne appunto i pezzi in cui vi è ospitato Quirici al basso acustico (correttamente presentato come amico e produttore). Vi sono anche alcune cover e cinque inediti; la copertina e le foto interne sono elegantemente di buon gusto.
Il primo pezzo, che dà il titolo al CD presenta un tema, dal quale il chitarrista si allontana e al quale ritorna. Tra l’esposizione del tema, il suo sviluppo e il ritorno, vi sono zone di abbellimenti o di divagazioni che magari esulano dal portamento del brano, come “ideuzze” che giungono alla mente del musicista, la sfiorano e poi fuggendo scompaiono. In genere vi è alternanza tra un brano più impegnativo e magari più ampio, con uno più leggero, come Il calesse. Il Corsi più intimista si alterna a quello che ha assorbito le musiche sudamericane. Dopo Itinerari è la volta de Il pescatore che lascia un pochino perplessi come scelta. In Greta sembra che vi suonino due chitarre, viceversa nel disco non ci sono sovraincisioni. Fratello d’armonia (come Corsi veniva chiamato dall’amico Lauzi), ha una varietà come superfici di mosaici differenti accostate e legate dal ritorno del tema. Seguono il breve Caprice con guizzi e accelerazioni e Cosa non farei, tra i migliori, con un carattere che ricorda un notturno. Vi sono quindi tre brani in cui la chitarra classica viene accompagnata dal basso suonato da Quirici; la musica acquista in profondità per la presenza di due piani sonori distinti. Il penultimo ascolto è una versione di Vecchio frac che ben si presta dal vivo nonché a questo tipo di adattamento. La chiusura è affidata ad uno degli amori di Corsi, ovvero la musica napoletana, con la bella Voce ‘e notte.
Una sera di mezza estate in un locale delle Cinque Terre: è possibile rievocare in parte l’atmosfera anche in poltrona, nel tinello di casa, magari con una birra da meditazione.
01. La via dell’amore
02. Il calesse
03. Itinerari
04. Il pescatore
05. Greta
06. Fratello d’armonia
07. Caprice
08. Cosa non farei
09. Historia de un amor
10. Non arrossire
11. Vecchio frac
12. Voce ‘e notte
Armando Corsi: voce e chitarra Beppe Quirici: basso acustico