L’ascolteranno gli americani è la registrazione dello spettacolo tenuto da Amedeo Minghi il 2 febbraio 2008 nella splendida cornice dell’Auditorium della Conciliazione di Roma. Spettacolo che vede il cantautore romano accompagnato, nella riproposizione dei suoi più importanti successi, dalla Orchestra Sinfonica La Sinfonietta diretta dal maestro Renato Serio.
Molti gli ospiti e gli amici al suo fianco nello sfogliare le pagine di questo lungo album fotografico che è la sua carriera musicale, dall’attrice napoletana Serena Autieri che esegue con lui 1950 all’attore Lino Banfi che riporta sul palcoscenico uno dei suoi personaggi più famosi, l’allenatore strampalato Oronzo Canà (estratto visibile nei contenuti extra del dvd), fino a Rossana Casale con la quale Minghi ripropone il tema finale della saga televisiva di Fantaghirò, e alla sua compagna musicale di sempre, Mietta.
I grandi successi del cantautore romano, quelli rimasti come pietre dure nella musica d’autore del nostro Paese, quelli che tutti una volta o l’altra ci siamo ritrovati a cantare, sono riproposti qui con la solennità dell’orchestra sinfonica che dona loro eleganza e raffinatezza, una nuova dimensione nella quale il cantautore sembra muoversi alla perfezione.
Toccanti ed intensi sono i momenti in cui vengono eseguiti brani come Un uomo venuto da lontano con le immagini di Papa Wojtyla a scorrere sullo sfondo e Gerusalemme, cantata a tre voci, con gli artisti Hakeem Abu Jaleela, palestinese e Gabriel Orit, arabo-israeliano.
Coinvolgente il finale con lo storico «trottolino amoroso» di Vattene amore – al fianco di una Mietta visibilmente emozionata – e con la Serenella di 1950.
Questo dovuto e ben fatto tributo si conclude con le splendide note di La vita mia a due voci, con Maria Dengell, eseguita con alcune strofe in inglese, francese e tedesco, esempio di come una bella canzone possa essere universale e di come la lingua nella quale si raccontano le emozioni, se sono vere, non importi poi molto.
Una bella testimonianza questo dvd per chi segue da sempre Minghi e un buono spunto per chi invece ha intenzione di avvicinarsi alla sua produzione musicale e non sa da dove cominciare.

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