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di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

Lea

Lea

Dopo ripetuti ascolti l'album, dal titolo omonimo, suona sempre più convincente sotto quasi tutti punti di vista: gli undici pezzi risultano ben strutturati a livello musicale, godendo di ottimi arrangiamenti che fanno a loro volta esaltare la voce grintosa, la melodia rock, il ritmo spesso potente, il suono della parola e gli assolo di chitarra. Ricordando, in generale, qualche logico ascendente fra il cantautorato rock (Gianna Nannini in primis), Lea risulta comunque originale nel curare anche e soprattutto gli aspetti retorici del coté letterario, scrivendo testi in funzione della musica e viceversa. E, senza sapere se siano nati prima gli uni o l'altra, funziona bene soprattutto il connubio a livello di forma-canzone, grazie alla capacità di versificare correttamente nell'intera frase musicale. Come nel 99% dei cantautori (maschi e femmine) quasi a ignorare mezzo secolo di Guccini, De André, Conte, Jannacci, De Gregori, Branduardi, Dalla, Margot, Tenco, Battiato (per citarne alcuni), quello che invece non convince in Lea sono i contenuti letterari: non va oltre il proprio ombelico, raccontando le sfighe amorose che le piovono addosso in quantità industriale, come non potrebbe accadere a nessun altra donna al mondo.

Priva della minima (auto)-ironia, sembra che sia l'unica sulla faccia della Terra a conoscere uomini (amanti, fidanzati o altro) che ostentano i peggiori difetti del genere umano: insensibili, vendicatori, arroganti, presuntuosi, machisti, al punto da ridurre la 'poveretta' (che proprio bruttona non è, stando alle foto di copertina) a un cumulo di nevrosi e depressioni. Il tutto suona purtroppo inverosimile, se vuole essere cantautrice, Lea deve insomma allargare i propri orizzonti tematici; il resto funziona (e bene).

Foto di Giuseppe Barbato

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Hammer Music
  • Anno: 2016
  • Durata: 41:17
  • Etichetta: Hammer Music

Elenco delle tracce

01. Senza estate
02. Mi rifaccio il trucco
03. Ma oggi è solo luned
04. Il momento giusto
05. Controcorente
06. Autunno
07. Non ho più regole
08. Stop
09. Uno splendido inverno
10. Dall’altra parte di noi
11. Primavera a un passo da me

Brani migliori

  1. Ma oggi è solo lunedì
  2. Il momento giusto