Paola Franzini
La voce è morbida, tenue, sognante. Ma non è il caso di farsi “ingannare” da questa sorta di nuvola onirica perchè le sonorità nascoste tra le pieghe delle canzoni di Paola Franzini sono intriganti e non abbandonano facilmente l’ascoltatore. “L’elefànt”, il nuovo lavoro dell’artista milanese, ben coadiuvata dal fido Pierluigi Ferrari, è un viaggio in un mondo colorato e triste al contempo, nella nostra quotidianità ma, anche, nel mondo dei sogni. L’uso della lingua italiana e del dialetto è, forse, una maniera per riuscire ad osservare mondi differenti utilizzando, però, le medesime coordinate fatte di levità, di osservazione della realtà, di trasposizione sul pentagramma di intuizioni letterare (come quelle di Scerbanenco o di Babel).
È un lavoro ambizioso quello proposto da Paola Franzini, un lavoro tutto di cesello sostenuto da un gruppo di musicisti perfettamente in sintonia con il suo stile, con i suoi desideri artistici, grazie ai quali la cantautrice milanese sa di giocarsi carte importanti per il prosieguo della sua carriera. Carte che mette sul tavolo sicura del loro valore, con il timore, però, che un ascolto passeggero o superficiale del lavoro possa comprometterne la qualità, frammentando quella necessaria emozione che va mantenuta integra, dall’inizio alla fine dei brani.
Con una voce capace di saltare dal jazz alle atmosfere popolari, Paola Franzini cerca di fare emergere quelle sfumature spesso trascurate, anche da artiste di maggiore fama e caratura, riuscendo, alla fine, a costruire un lavoro impegnativo ma mai fine a se stesso, mai calligrafico o scontato alla ricerca, invece, della nota migliore sulla parola più efficae.
01. Vento
02. I mur
03. Babel
04. Fintanto che
05. La pulver
06. Futugrafii
07. Al mare con la ragazza
08. Vite parallele
09. Venere privata
10. O Mamma mia
11. Le merlate
12. L’elefànt
Paola Franzini: voce Pierluigi Ferrari: chitarra elettrica, classica ed acustica, darabouka, glockenspiel Pino Rizzi: chitarra acustica Roberto Romano: clarinetto, sax, flauto bansouri, duduk, darabouka, n’goni Riccardo Fioravanti: contrabbasso Fabio Luciano Amodio: daf, cajòn Nicoletta Berardi: coro Kacem El Attioui: coro, voce recitante Francesco Saverio Gliozzi: violoncello Marco Guerzoni: voce in “Babel”