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Roberto Cipelli with Paolo Fresu

L’equilibrio di Nash

Nel vasto e multiforme oceano della discografia italiana, capita di approdare su un’isola felice di nome Tǔk Music, fondata dal musicista sardo Paolo Fresu, in cui regna una filosofia ben precisa che può riassumersi in due parole: “sogno e utopia”. Quest’anno l’etichetta ha spento le dieci candeline, celebrate attraverso una ghiotta raccolta - pubblicata in allegato alla rivista Musica Jazz -dedicata alle ‘voci’ che ne hanno segnato il percorso finora.

In questo pregevole catalogo, tra gli ultimi dischi nati, c’è L’equilibrio di Nash che vede lo stesso Fresu accompagnare il “condottiero” (non ci piace leader) Roberto Cipelli, pianista e compositore cremonese dal talento fulgido e reale. Pare che la miccia da cui tutto è partito sia stata Little Blue Girl, ballata che chiudeva Diane (1986) di Chet Baker e Paul Bley. Cipelli non gradirebbe troppi giri di parole («la musica dovrebbe parlare da sola e bastare a se stessa nel bene e nel male», scrive nelle note dedicate al batterista e amico fraterno Billy Sechi scomparso nel 2005), ma in tal caso non ci si può sottrarre al dovere di comunicare la straordinaria bellezza di questo album.

Già il titolo è tutto un programma che non tarda a svelarsi nel suo senso più autentico: due musicisti eccezionali, prima ancora due grandi amici, che insieme, in un gioco di Strategia (1, 2, 3), mossa dopo mossa, nota dopo nota, in equilibrio perfetto tra fruibilità e ricerca sonora, nella condivisione e nello scambio più assoluti creano quel “qualcosa” non esprimibile a parole. Chi ascolta non può fare a meno di percepire l’intimo legame d’anima tra i due, quasi a udirne un profondo dialogo intriso di affinità, empatia, passione, emozione ed essenza, che prende il via da Donna Dona, brano morbido e leggero, dotato di un’apertura melodica che invita al volo interiore. Cipelli e Fresu rileggono mirabilmente canzoni come Alfonsina y el mar di Ariel Ramírez, Pratical Arrangement di Sting, Coraçao vagabundo di Caetano Veloso e la nostrana Parlami d’amore Mariù di Cesare Andrea Bixio, ma anche episodi classici quali Lasciatemi morire e Lamento della ninfa di Claudio Monteverdi.

Nella filosofia di cui sopra si inserisce inoltre la passione per l’arte visiva, la grafica e la fotografia, espressa con copertine pulite e impreziosite da opere di noti illustratori e fotografi, in questo caso di Paola Pezzi (“Bandiera Catalana”, 2019), più la speciale attenzione per l’ambiente e il riciclo utilizzando carte speciali e nemmeno un grammo di plastica per il packaging. Chi (di questi tempi) cerca terre amene dove salpare, sa dove gettare l’ancora. 


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In dettaglio

  • Produzione artistica: Roberto Cipelli: pianoforte acustico, fender rhodes (7, 11) - Paolo Fresu: tromba, flicorno
  • Anno: 2020
  • Durata: 59:53
  • Etichetta: Tŭk Music

Elenco delle tracce

01. Donna Dona

02. Alfonsina y el mar

03. Il momento perfetto

04. Little Girl Blue

05. Strategia 1

06. Parlami d’amore Mariù

07. Pratical Arrangement

08. L’uomo ironico

09. Strategia 2

10. Lasciatemi morire

11. Stillness

12. Coraçao vagabundo

13, Strategia 3

14. Lamento di ninfa

15. L’equilibrio di Nash [per Moni]

16. Pure Imagination

17. Can’t Help Singing

Brani migliori

  1. Donna Dona
  2. Parlami d’amore Mariù
  3. Lamento della ninfa

Musicisti

Roberto Cipelli: pianoforte acustico, fender rhodes (7, 11) - Paolo Fresu: tromba, flicorno