Antonio Silvestri
Quello che rimane nelle orecchie
dopo l’ascolto dell’ultima traccia dovrebbe, per coerenza, essere un suono, ed
invece è stranamente un profumo: quello del mare. Non di un mare qualsiasi
però, ma di quello che lambisce le spiaggie sudamericane. Perché questo L’individuo globale di Antonio Silvestri racchiude in dodici
tracce tutte le musiche nate dall’altra parte dell’oceano. Ci sono dentro la
salsa e il cha cha cha di Cuba e il mambo caraibico. Poi, scendendo lungo le
coste, c’è il tango argentino e la samba brasiliana. Accanto, in una linea
invisibile che unisce quel mare al nostro, quello mediterraneo, ci sono i suoni
più classici della melodia italiana. Ed è forse qui che l’album pecca in
qualcosa, una volta intrapresa quella strada musicale avrebbe fatto meglio a
non abbandonarla.
Quindi percussioni e chitarre
nella prima parte del disco, con il profumo di terre lontane. Fisarmonica e sax
nei brani seguenti, che raccontano di quel Sud Italia intravisto, anche troppo,
nell’interpretazione di Silvestri che spinge sulla sua cadenza meridionale.
Se un plauso lo si può fare alle musiche, lo stesso non si può dire per
i testi. Fatte le dovute eccezioni, L’individuo
globale, Assurda ipocrisia e Venne un re, gli altri risultano banali
e davvero troppo scontati, come se le parole fossero un semplice
accompagnamento alla melodia e non il contrario. Una maggiore attenzione al
linguaggio avrebbe reso questo lavoro un bell’album, da consigliare.
01. La pubblica accusa
02. Il grande amico
03. La tua voce è una musica
04. Com’è romantico il mare
05. L’individuo globale
06. Barranquilla
07. Alma de mi vida
08. Tra le lucciole e le stelle
09. Assurda ipocrisia
10. Tra silenzi di pietra
11. Siamo pezzi di cielo
12. Venne un re
Antonio Silvestri:
voce e fisarmonica
Alberto Mione:
sax soprano
Matteo Trimigno:
pianoforte, hammond, synth e fisarmonica
Francesco Magistro:
chitarre
Francesco Ricucci:
basso elettrico e contrabbasso
Leonardo Marcantonio:
batteria e percussioni