Area
Ci sono situazioni, eventi che non hanno, apparentemente, una logica precisa, o forse ce l’hanno, ma chi li vive direttamente se ne può rendere conto soltanto successivamente: correva l’anno 2009 e Mauro Pagani, organizzatore della manifestazione “La Città Aromatica” in quel di Siena, ebbe l’idea di dedicare quell’edizione alla memoria di Demetrio Stratos, l’indimenticabile cantante e sperimentatore vocale scomparso giusto trent’anni prima a New York.
A quel punto parve inevitabile invitare ad esibirsi Patrizio Fariselli, Paolo Tofani ed Ares Tavolazzi, che di Stratos erano stati compagni di viaggio sino a poco dopo la metà degli anni ’70. I tre componenti degli Area si presentarono all’appuntamento separatamente, presentando i loro progetti musicali allora in corso d’opera e galeotta fu certamente la jam session finale, a cui partecipò lo stesso Pagani…
Infatti, anche dalle stesse interviste che i tre concessero ai giornalisti, si percepiva che, forse, qualcosa sarebbe potuto accadere… troppa familiarità, troppa ironia, troppa allegria, troppa simpatia erano sospese nell’aria perché quell’incontro, quello sì casuale, non avesse un seguito.
La storia narra che da quel momento gli Area sono, di fatto, tornati non solo ad esistere, ma a suonare, e lo hanno fatto per quattro anni di fila, realizzando concerti, partecipando a serate fra le quali, memorabile, quella del settembre 2011 a Milano, in cui si esibirono insieme a Claudio Rocchi ed Eugenio Finardi in un evento denominato ‘Cramps Night’, in onore dell’etichetta discografica di Gianni Sassi che li aveva supportati all’inizio delle loro carriere.
Inevitabile, a quel punto, far sì che questa rinnovata attività avesse infine un esito “fisico”, che poi è rappresentato dal nuovo cd doppio, Live 2012, in cui i tre musicisti vengono affiancati ormai definitivamente dal batterista Walter Paoli e, nell’esecuzione di Cometa rossa, dalla cantante jazz Maria Pia De Vito.
Un album, a suo modo, ragionato, in cui gli Area ripropongono alcuni brani storici, riarrangiati e rivisti soprattutto nei suoni, all’interno del primo dischetto, mentre nel secondo iniziano un’operazione che guarda lontano: le sei tracce strumentali sono dei duetti, che i tre si sono “giocati fra di loro”, e che sono serviti per ritrovare la sintonia compositiva, per capire, oggi, che musica gira nelle loro teste e come riuscire a sintetizzarla in modo coerente.
Fariselli si divide sempre fra pianoforte e sintetizzatori, Tavolazzi fra basso elettrico e contrabbasso, Tofani non viene meno al suo storico desiderio di ricerca del suono, utilizzando chitarre elettriche midi, un MacBook Pro portatile, la splendida Trikanta Veena a tre manici, il santoor, un MIDI Controller G10 ed alcuni joystick Nintendo, il tutto non solo in studio, ma anche sul palco, dove si inventa ogni sera suoni e suggestioni differenti.
Non essendosi mai, di fatto, sciolti ufficialmente, parlare di vera e propria reunion può apparire poco corretto; in realtà Live 2012 altro non è che il risultato dell’aver ripreso un lavoro corale soltanto interrotto anni prima, con nuovi stimoli, nuove idee, nuove tecnologie ma la stessa inveterata ed irrequieta voglia di analizzare, sezionare, comporre e scomporre linee melodiche e ritmiche, sfruttando l’inalterata sensibilità e l’immutata, e forse ancor più accresciuta, maestria tecnica.
Già, perché qui non si parla certamente di musica ‘orecchiabile’, ma di musica da ascoltare, in cui entrare davvero con il desiderio di arrivare alle radici, all’essenza, senza orpelli o sovrastrutture “ad effetto”, capaci forse di stupire ma non certo di emozionare.
E che sia un buon viaggio, se queste sono le premesse…
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CD1:
01. La mela di Odessa
02. Cometa rossa
03. Luglio, Agosto, Settembre nero
04. Nervi scoperti
05. Gerontocrazia – L’elefante bianco
06. Arbeit macht frei
07. Sedimentazioni
CD2:
01. Encounter #1
02. Encounter #2 (Skindapsos)
03. Trikanta Veena suite
04. Encounter #3
05. Canzone di Seikilos
06. Aten (variazioni su Nefertiti di W. Shorter)
Patrizio Fariselli: pianoforte, synth - Paolo Tofani: Trikanta Veena, chitarra elettrica, live electronics, santoor, voce - Ares Tavolazzi: contrabbasso, basso elettrico - Walter Paoli: batteria - Maria Pia De Vito: voce