Letti Sfatti
Lo scherzo di Dio è l’ultimo disco dei Letti Sfatti , gruppo rock attivo dagli anni 90’ proveniente dall’hinterland napoletano. La formazione originaria era composta da Jennà Romano (voce e chitarre), Mirko del Gaudio (batteria) e Roberto Marangio (basso). Dopo il trasferimento di quest’ultimo, il gruppo ha scelto di non cercare un nuovo bassista ma cogliere l’occasione per reinventarsi e fare di necessità virtù. Per questo motivo l’album è stato registrato in parte con strumenti inventati come la kitchen drums , una batteria realizzata con attrezzi da cucina (quali pentole in rame e acciaio, griglie, forchette ecc) e strumenti modificati come il Basso Tres (per metà basso e per metà tres cubano). Inoltre sono presenti una chitarra giocattolo, sintetizzatori dei primi anni 70 e chitarre e bassi elettrici degli anni 60. Ascoltando il disco si può affermare che è stata un’idea vincente in quanto le sonorità sono varie ed originali e l’uso di strumenti non usuali accompagnato alla poesia dei testi rendono questo un lavoro da ascoltare e riascoltare.
L’album è formato da dieci brani inediti ed è stato prodotto e arrangiato da Jennà Romano e Mirko del Gaudio per Laboratori di Provincia/Full Heads. In questo ultimo e interessante lavoro dei Letti Sfatti spiccano collaborazioni importanti come quella con Francesco Tricarico che ha voluto prestare la sua voce al brano Andare e non pensare e quella con Fausto Mesolella (Avion Travel) la cui voce e chitarra si esprimono in Brilla una stella, brano dedicato alla cantautrice aversana scomparsa nel 2003 Bianca d’Aponte.
Il disco si presenta con una copertina la cui interpretazione varia a seconda di come si recepisce l’immagine: quello che d’impatto salta all’occhio è uno sfondo nero ma forse quello su cui bisognerebbe soffermarsi è il puntino bianco posto al centro. Il concetto attraverso il quale sembra sia stato concepito il disco è che se un giorno ci dovessimo svegliare in un mondo in cui […]invece delle guerre c’erano i tornei di risate a crepapelle […] quel giorno non morirono né sogni né bambini fu un giorno in cui l’amore non ebbe più confini […] sarebbe senz’altro uno scherzo di Dio poichè noi esseri umani siamo forse rassegnati all’idea che quel giorno non arriverà mai e siamo dunque naturalmente portati a vedere lo sfondo nero come protagonista dell’immagine e non come scelta necessaria per far risaltare il puntino bianco. È un disco che arriva dalle orecchie al cuore in un lampo, una malinconica descrizione di paure, emozioni e sentimenti, dell’amore che resta eterno anche quando finisce e della consapevolezza che […] ci sono giorni che noi non vivremo mai […] perché quello che nel mondo ci circonda è ormai troppo vero per non vederlo ma quel puntino bianco esiste e non deve sparire. La musica in questo senso è un’arma più che valida per non smettere di credere e di vivere perchè […] dove l’anima non muore nasce sempre una canzone […].
01. Onesto & Disonesto
02. Zollettedi stelle
03. Andare e non pensare
04. Lo scherzo di Dio
05. Da lì
06. Dietro quelle porte
07. Brilla una stella
08. Di un vero amore
09. É l’alba
10. Le cose perdute
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