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Lucia Manca

Lucia Manca

Lucia Manca si muove nell’universo acustico delle sue canzoni come una ninfa eterea, dolce e malinconica, come una presenza magica e silvana.
La giovane cantautrice pugliese, al suo esordio su lp, con la sua voce morbida e rapita dall’incanto di un’immaginazione delicata, si erge trasparente e luminosa come la figura di un sogno a dare calore soffuso e lirico a paesaggi emozionali dall’intensità intima, che disegnano rami fitti di attese pazienti (Il mio canto), silhouettes di incontri onirici con amori eterni e indissolubili (Sogno antico), piccole creature ammalate di delusione e dolore, a cui contrapporre la propria scelta di distanza dinnanzi a lacrime ormai tardive (Incanto).
In un piccolo cosmo senza tempo (che ha i colori della fiaba, ma si colma di lievi percezioni accorate e struggenti che hanno il sapore interiore del reale) a passi lenti parole essenziali e selezionate, dense di emozione e candore poetico, avanzano tra i fili sottili di culla e sole delle chitarre di Giuliano Dottori e tra le gocce scintillanti di glockenspiel, ora sorriso in un ritmo trasognato e gonfio di luce serena (Il mio canto), ora carillon con il piano (Goccia a goccia), ora a cavallo di giostre di percussioni, a cantare feste gioiose che smarriscono e insieme allontanano un «passato in gabbia / lontano dal suo amore» (Gioca ancora).
E i versi di Lucia sanno raccontare, senza mai scivolare nella polvere della prosa, persino la fuga dalle sensazioni furtive di una notte in Prova a cercarmi, impetuosa cavalcata morriconiana di batteria, chitarre elettriche e rhodes perentorio e spettrale.
Questo è il brano più rock del disco, ma anche i tempi dilatati e soffici dei brani acustici mantengono un fascino cinematico avvolgente, compresi il singolo Dea, estatico dialogo con le proprie istanze interiori, tra fragilità e necessità di rinascita, e i brani in cui Dottori, che mette la sua esperienza e maestria musicale a servizio della produzione del progetto, indossa anche le vesti di autore: si tratta della cadenzata Tutte le parole e de Il tuo ritorno, meraviglioso nuovo canto di attesa composto a quattro mani, che, guidato da note profonde di piano, attraversa i chiaroscuri della speranza nello sguardo insicuro al futuro dopo il dolore.
Un debutto di valore, che con la malia di suoni semplici e pregni di raffinato calore immerge a piedi nudi nello stupore incantato della purezza di emozioni delicate.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Giuliano Dottori
  • Anno: 2011
  • Durata: 34:34
  • Etichetta: Novunque/Self

Elenco delle tracce

01. Sogno antico
02. Il mio canto
03. Dea
04. Tutte le parole
05. Goccia a goccia
06. Incanto
07. Prova a cercarmi
08. Il tuo ritorno
09. Giochi ancora
10. Lontano

 

Brani migliori

  1. Sogno antico
  2. Il mio canto
  3. Dea

Musicisti

Lucia Manca: voce, testi e musica tranne in 04
Giuliano Dottori: chitarre, basso, piano, rhodes, tastiere, ukulele, percussioni, glockenspiel, programmazioni, testo e musica in 04 e in 08
Andrea Rizzo: batteria e percussioni
Mauro Ingrosso: basso in 07
Michele Russo: chitarra in 05