Drunken Butterfly
Ecco un altro riuscito esperimento di sonorizzazione di film muto: dopo Giardini di Mirò, Massimo Volume e Marlene Kuntz, ora tocca ai Drunken Butterfly affrontare l'ardua impesa. La pellicola sonorizzata in questo caso è niente di meno che "L'ultima risata" (Germania, 1924) di W.F. Murnau, affidata al post- rock visionario dei tredici brani strumentali del gruppo di Macerata, che sa usare l'elettronica dove serve, in pezzi orchestrati a dovere.
Il disco, seguendo i passaggi in bianco e nero del capolavoro di Murnau, sa essere delicato e poi subito violento. Rimane nella testa e forse anche nel cuore. La voce di Lorenzo Castiglioni si declina bene sui pezzi, ora pianto disperato ora risata straniante. Un disco questo da ascoltare sotto la pioggia, nell'abitacolo della propria auto, lontano dal traffico cittadino. Oppure sdraiati sul letto, a luci spente, per viaggiare sulle ruote del pensiero sciolto.
Il canto non è qui dispiegato in parole ma soltanto vocalizzo a volte lamentoso (alla Thom Yorke o alla Jonsi, per intenderci) che ricrea le atmosfere rarefatte della stessa opera d'arte del cinema iperrealista tedesco.
Un progetto culturale che i Drunken con questo quarto disco portano avanti in aperto contrasto - sostiene il leader Lorenzo Castiglioni - con ciò che offre l'attuale panorama musicale italiano con programmi musicali come X Factor o Amici.
01. L’Atlantic Hotel
02. Ritorno a casa
03. Der Letzte Mann
04. La lettera
05. La livrea
06. Il furto
07. Etere
08. Il risveglio
09. Lo sprofondo
10. La vergogna
11. Comari
12. Il pentimento
13. L’ultima risata
Lorenzo Castiglioni: voce, chitarre, pianoforte, sinth, pedali Fabrizio Baioni: batteria, percussioni, laptop Andrea Castiglioni:chitarre, tastiera, voce, pedali, laptop Giorgio Baioni: basso, pedali