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Simone Agostini

Maka

Nato a Roma poco meno di trentaquattro anni fa ma subito trasferitosi a Chieti, dove vive tuttora, una laurea in geologia, Simone Agostini giunge con questo Maka al secondo album a suo nome (dopo Green, Fingerpicking 2009). Lo fa muovendosi per lo più in beata solitudine attraverso dieci brani (più uno) di sua composizione, dove la chitarra acustica fa la parte del leone, ma dove sono alla fin fine le presenze “altre” (il bouzouki nell’iniziale Mediterranea, il flauto nativo-americano nella bonus track, Sliding Rattlesnake) a far quadrare il cerchio, ponendosi in felice dicotomia (quindi alternativi) rispetto al corpus centrale di un lavoro per il resto inappuntabile fino a risultare quasi asettico, di una pulizia e un’eleganza formali su cui aleggia un po’ di maniera e di ripetitività.
L’ascolto, stante l’assoluta perfezione del tutto, scorre gradevole e gratificante, anche se sarà magari il caso, per il chitarrista romano-abruzzese, di concentrarsi maggiormente sulla ricerca di una via autenticamente personale al fare musica. Con un apparato complessivo come quello che sfoggia in questo album le facilitazioni non dovrebbero mancargli.   



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In dettaglio

  • Produzione artistica: Simone Agostini
  • Anno: 2014
  • Durata: 41:50
  • Etichetta: Protosound

Elenco delle tracce

01. Mediterranea
02. The Purring of the Warm, Happy World
03. Into the Wind
04. Time
05. Ina Maka
06. Spring Dance
07. The Race
08. God Rest Ye Merry Gentlemen
09. Summer Rain
10. Outer Space
11. Sliding Rattlesnake (bonus track)

Brani migliori

  1. Mediterranea
  2. God Rest Ye Merry Gentlemen
  3. Sliding Rattlesnake

Musicisti

Simone Agostini: chitarre, bouzouki, flauto nativo-americano  -  Francesco Fry Moneti: violino in 01 e 06  -  Walter Caratelli: percussioni in 01  -  Peppino Pezzulo: viola in 04