Sorella Maldestra
Alto voltaggio sonoro e testi al fulmicotone che si amano o si detestano: questo in sintesi Maltempo, il nuovo, più recente lavoro di Sorella Maldestra, gruppo vercellese di punk rock che torna alla ribalta dopo quasi trent’anni dal loro precedente Cadavere. Sorella Maldestra ha mantenuto la line- up delle origini fatta eccezione per il bassista Vittorio D-Storto Ranghino e per Paolo E-matico Baltaro nella doppia veste di batterista e produttore. Quanto al nuovo album, questo ha avuto un battesimo con i controfiocchi: dal vivo, a Londra e con la benedizione di Glenn Matlock, bassista dei Sex Pistols..
Un ritorno inaspettato per un gruppo protagonista del punk rock italiano insieme a Skiantos e Gaznevada, tutti insieme ad incendiare aria ed altoparlanti fra gli anni Settanta e Ottanta.
12 brani energetici, ribelli, incazzati. Chitarre devastanti e tastiere che talvolta si lasciano andare a citazioni altisonanti con riff rutilanti alla Jon Lord nei primi due pezzi dell’album, Vacanza Totale (una sorta di auto-presentazione dopo quasi 3 decenni di silenzio dei Sorella Maldestra) e Fallo Casello (storia di un soggetto borderline tipo Patrick American Psycho Bateman). Forse esagero ma è il melting di una base ritmica profondo porpora periodo Stormbringer in brani indubbiamente punk a caratterizzare i brani che aprono Maltempo.
Anarchia e pogo, rabbia e nichilismo: manca l’ironia amara e surreale dei colleghi bolognesi Skiantos e Gaznevada. I ragazzi sono cresciuti: Sorella Maldestra, Arresta il sistema, Telefuso -tra i pezzi migliori dell’album-, Me ne frego sono il manifesto di una band che non ha «più la cresta, sinistra né destra, ma pesta» e non rinuncia ad esprimere la rabbia e l’impotenza contro la tv-oppio dei popoli e una realtà fatta di «false identità» nani e ballerine («Chi intenta chi incanta ci irrita il gioco/Capiamo non poco, indifesi, incoesi, gerarchici, autarchici, anarchici») per le quali «nessuna pietà».
Nelle intenzioni del gruppo, Maltempo è un kit di sopravvivenza e pronto soccorso tascabile contro il vuoto e il nulla «ship – shop le freak c’est chic» che avanza e che ci circonda e travolge… e allora sfido chiunque a restare insensibile, immobile ed afono di fronte ad un pezzo come Telodico, rebel song di quel Cane che, costretto a chinare la testa e stare zitto qualche traccia prima, «sempre pronto a pregare, ubbidiente a lavorare» esplode in un «Vaffanculo» liberatorio!
01. Vacanza totale
02. Fallo Casello
03. Cane
04. Birmania Beermania
05. Sorella Maldestra
06. Telefuso
07. Arresta il sistema
08. Pompa funebre
09. M’attacco
10. Telodico
11. Me ne frego
12. Tu e Io
Franco Zanello P-Rude: voce Dodo Aceto Acrilico: voce Alberto Gandino Al Bando: tastiera Furio Ciulini Suono Sporco: chitarra Paolo Baltaro E-Matico: batteria Vittorio Ranghino D-Storto: basso