Valerio Piccolo
Una storia in dieci racconti,
questo parrebbe essere Manhattan
sessions, primo album di Valerio
Piccolo (musicista di Caserta che si divide tra Roma e New York) che ha
visto la presenza in studio come produttore (l’album è stato registrato quasi
completamente a New York) di Mike Visceglia, già al lavoro con Susanne Vega ed
apprezzato bassista. Ed insieme a
Visceglia a fare da contorno e supporto musicale a Piccolo, sono presenti proprio
i musicisti che abitualmente lavorano con Suzanne Vega, la cui presenza è
testimoniata sia dall’utilizzo di una sua poesia che è diventata La chiave del regno (ottimo il lavoro
del violoncello di Gionata Costa) che del suo brano In Liverpool, rivisitata in chiave live.
Le canzoni sono quasi tutte
virate in chiave soft, con le parole che vengono “consegnate” all’ascoltatore
in maniera molto delicata, chiara, definita, a prova di errore di
interpretazione. Piccolo riesce a rendere “presenti” atmosfere altrimenti
impalpabili grazie a sonorità sostenute da suoni tondi, densi, caldi, ponderati
in funzione del testo cantato, proprio come avviene nella già citata In Liverpool, chitarra e voce, una
canzone che tocca nel profondo. Un autore esordiente, Piccolo, eppure già alle
prese con il grande pubblico aprendo alcuni concerti italiani dell’artista
statunitense, cui lo lega una solida amicizia, ed è artista aperto a differenti
esperienze che, nel tempo, se ben amalgamate con il suo stile cantautorale,
potranno essere utili per la sua crescita artistica e per un positivo prosieguo
della sua carriera. Manhattan sessions è un album sommesso che potrebbe
ricordare, al di là del differente timbro di voce ed “aggressività” vocale, le
canzoni di Damien Rice: allo stesso
modo leggere, impalpabili, eppure tanto intense e piene di spigoli.
01. Quanto dura un’ora
02. Tempo al tempo
03. Petra
04. La chiave del regno
05. Notte di Gennaio
06. The red nose is on
07. L’ombra
08. Come Gaudì
09. Hedges
10. In Liverpool
Valerio Piccolo:
voce, chitarra acustica
Mike Visceglia:
basso
Mark Shulmann:
chitarra elettrica
Joe Bonadio:
batteria, percussioni, sax alto, voci
Massimo Roccaforte:
chitarra elettrica ed acustica
Gionata Costa:
violoncello
Andrea Costa:
violino
Gary Shreiner:
armonica
Mauro Munzi:
tastiere, rumori