Bungaro
Che tu stia gioendo o soffrendo, che tu sia innamorato o disinnamorato, che tu sia alla ricerca di te stesso o in stallo, ascoltando Bungaro, non potrai restarne indifferente. La sua voce e la sua anima, fatte canzoni, squarciano la quarta parete, ti abbracciano, ti avvolgono, ti coinvolgono, ti travolgono, ti penetrano dentro, lasciano un segno e tu non sei più lo stesso. Fare esperienza di questo dono è fare un viaggio interiore, immergendosi nelle pieghe più profonde delle emozioni, dei sentimenti, della vita, di quel mare che ognuno si porta dentro. Il nuovo album di Bungaro, MareDentroLive è quel tuffo di cui si ha bisogno, di cui si sente la necessità a un certo punto della propria esistenza per rendersi conto di quanto sia importante far respirare l’anima. Dopo l’apnea, si ritorna a galla, si respira a pieni polmoni, come se fosse la prima volta, come a rinascere a se stessi. Attraversare, lasciarsi attraversare dall’arte di questo autentico “cantore dell’animo umano” è avere una persona come te al fianco che ti stringe la mano, ti guarda negli occhi e ti sussurra: «…aspettare è quel segreto che vorrei insegnarti, matura il frutto e il tuo dolore non farà più male e adesso alza lo sguardo, difendi con l’amore il tuo passato ed io da qui ti sentirò vicino…».
Il disco, registrato il 5 novembre scorso all’Auditorium Parco della Musica di Roma, è un documento vivo e prezioso dell’essenza di Bungaro, una traccia sonora indelebile del suo mondo, di chi è. C’è lui interamente con la sua sensibilità, delicatezza e poesia. C’è lui pienamente con il suo talento, spessore e valore. C’è lui attraverso le sue canzoni, molte delle quali ritornate a casa dopo averle scritte per altri artisti, ad esempio Io non ho paura e Perfetti sconosciuti per Fiorella Mannoia, Il mare immenso per Giusy Ferreri, Agisce per Patrizia Laquidara, A me non devi dire mai per Chiara Civello. Il miracolo è che cantate (e riarrangiate) da Bungaro acquistano una forza emotiva incredibile, colpiscono dritto al cuore nella loro nuda e vera semplicità, come a riscoprire un tesoro sotterrato. Non mancano episodi tratti dal suo repertorio, tra cui Il deserto, Se rinasco e la fortunata Guardastelle, oltre a chicche quali Il prato (su testo di Teresa De Sio) e Apri le braccia, versione italiana di Once In A Lifetime dei Talking Heads. A suggellare questo scrigno inestimabile, ci sono tre pregevoli riletture, una sorta di volo libero nella storia della canzone italiana: il classico napoletano Passione, La donna riccia di Domenico Modugno e Lu viddicu di lu mundu, riuscitissima versione brindisina de L’ombelico de mondo di Jovanotti.
A sostenere l’artista/condottiero in questa intensa traversata c’è un gruppo di musicisti eccellenti, in piena sintonia e sinergia con il progetto: Gabriela Ungureanu al violoncello, Armand Priftuli alla viola e al violino, Antonio De Luise al contrabbasso, Marco Pacassoni al vibrafono, percussioni e batteria, Antonio Fresa al pianoforte, quest’ultimo anche autore della suggestiva intro strumentale Tra sette anni e ideatore/arrangiatore dell’intero lavoro insieme allo stesso Bungaro. Ispirazione, passione e verità fanno di MareDentroLive un piccolo capolavoro in cui ritrovare la grande bellezza dell’arte, della musica, della vita.
Foto in alto di Alessandro Laterza e foto qui sotto di Gianni Buonomo
www.facebook.com/bungaroofficial
01. Tra sette anni
02. Il deserto
03. Agisce
04. Apri le braccia (One In A Lifetime)
05. Il mare immenso
06. Il prato
07. Nottambula
08. Passione
09. Se rinasco (per pianoforte a sei mani)
10. Io non ho paura
11. A me non devi dire mai
12. Guardastelle
13. Lu viddicu di lu mundi (L’ombelico del mondo)
14. Perfetti sconosciuti
15. La donna riccia
Gabriela Ungureanu: violoncello - Armand Priftuli: viola e violino - Antonio De Luise: contrabbasso - Marco Pacassoni: vibrafono, percussioni e batteria - Antonio Fresa: pianoforte - Bungaro: chitarra e voce