Maestral
Era da circa un ventennio che non avevo l’opportunità di incrociare progetti in dialetto veneziano, ossia da quando (nel 2002) si spense la brillante stella dei Pitura Freska. Infatti, l’idea portata avanti da sir Oliver Skardy & soci fu quella di valorizzare l’idioma lagunare con spensieratezza demenzial-reggae, riscuotendo un notevole successo.
Oggi, invece, seppur con dinamiche differenti, l’intenzione di perseguire quella finalità con l’album Marghesarà è a cura del quartetto dei Maestral, re-settati dalle spore dei Disincanto, col fermo proposito d’instaurare “goodvibrations” con spartiti convincenti e qualitativi. Al contrario dei Pitura, però, i Maestral si agganciano alla tradizione autoriale targata seventies per infiocchettare una risma di 10 appunti sonori, colorati di melodia acustica e cullante folk, come l’iniziale Carneval ed il singolo Par ti corredato da un suggestivo video di immagini immerse in contesti di natura semplice e terrena. La malinconica Gastu mai pensà si avvale di una fisa struggente che attanaglia l’orecchio in paesaggio d’amarcord, parimenti alla titletrack, mentre Na luna si rispecchia nella calle dei Maestral con indizi folk più cupi e passionali. Se l’omaggio incondizionato alla loro Venexia è forgiato in amabile ballad, pennellata su tela verace, la successiva De ‘sta cità se la giocano in duetto su apprezzabili stilemi cantautorali, sempre con miscele minimali ponderative.
L’intensa strumentale Canzone per Giorgio serra i battenti di Marghesarà, un’opera di grande sapore artistico, atto a rimettere in pista l’idioma veneto sostenuto con slancio elegante e sincero, garantito da quattro musicisti con alle spalle trascorsi di un certo calibro e collaborazioni con fior di Big come : Bublè, Bocelli, Brian May (!) ed elementi dell’area Blasco come Golinelli, Portera, Solieri e militanze nelle bands Moofloni e Tragos de tango. Se ancora non fosse sufficiente, quantomeno per incuriosirvi all’ascolto, sappiate che i Maestral hanno esperienza da vendere ed ogni nuovo capitolo è miniato con dettagli semplici ma chirurgici ed operati con laser scritturale che punta il suo raggio dritto-dritto al cuore.
01. Carneval
02. Par ti
03. Gastu mai pensà
04. Marghesarà
05. Frontiera
06. Na luna
07. Venexia
08. De sta cità
09. Pensiero per Giorgio
10. Canzone per Giorgio
Sergio Reiner: voce - Walter Lucherini: fisarmonica, bandoneon - Riccardo de Zorzi: basso, chitarre - Uccio Rizzo: batteria