Alfa Nefer
Possiamo chiamarlo, ragionevolmente, pop-rock, se non altro per il fatto che, probabilmente anche per una questione di scelta degli arrangiamenti, il suono degli Alfa Nefer non ha in sé, almeno in senso assoluto, nè le eccessive morbidezze melodiche del primo, nè le spigolose asperità del secondo; Maschere e Deserti corre lungo un’ipotetica linea di confine e Wiesenthal, il brano d’apertura, ne è la più chiara ed esauriente rappresentazione.
E’, per altro, un disco chiaramente “chitarristico”, nel senso che la sei corde è in modo evidente il fulcro attorno al quale ruotano le composizioni; tra le composizioni più interessanti, per l’andamento e le scelte musicali, sicuramente Voodoo, brano dal fascino sottile ed intrigante, segno che la band marchigiana ha idee e mezzi per realizzarle.
Peraltro non stupisce questa creatività, già palesata da altre band della zona, segno evidente che, sotto traccia, la regione esprime un movimento musicale vivace e dall’inventiva brillante.
Qua e là schegge di metal, probabilmente figlio degli ascolti personali dei musicisti, ma anche la capacità di saper “frenare”, di non sparare, tutte e subito, le cartucce a disposizione, segno di una certa maturità e, soprattutto dell’ attitudine a sviluppare temi e percorsi che non necessariamente debbano essere immediati.
Il rischio di rincorrere il “singolo che spacchi”, spesso conduce, parafrasando un celebre cantautore, a “soddisfare le proprie voglie”, con il rischio, però, di non scavare, di non approfondire, di basare il proprio suono su aspetti superficiali, “ad effetto”, sotto i quali tuttavia non si è sufficientemente sviluppata la “materia”.
La capacità di sapersi prendere i tempi giusti, di non buttare lì un riff solo perchè fa scena, traspare in brani quali Contessa e Alcatraz, tanto differenti nel suono quanto, a modo loro, simili nello sviluppo armonico ragionato.
Idee e proposte personali, ed è un grande merito; sotto sotto, però, e sia detto simpaticamente, qualche reminiscenza “maideniana” fa capolino, qua e là... buon sangue non mente!!!
01. Wiesenthal
02. Il fato dei padri
03. Voodoo
04. Contessa
05. Alcatraz
06. Luna
07. Dentro lo specchio
08. Il sentiero dei sensi
09. Verso la fine
10. Incubo sexy
11. Maschere e deserti
12. Attimi
Alessio Consani: voce, cori Fabio Giovanneschi: chitarre Ruggero Colozzo: pianoforte, tastiere Simone Mazzoncini: basso, cori Federico Dalli: batteria, percussioni