Century Light
Fabio Bardi e Mattia Ferro: così diversi ma così vicini nel caldeggiare la nascita dei Century Light per entrare nell’arena del mainsteam con l’esordio Memory box: 10 brani che pennellano strali di rock, elettronica e risvolti funky per nulla trascurabili, a conferma che l’Emilia è una grande chioccia sempre incinta di buone idee. Sono di stanza a Sant’Ilario d’Enza, l’ultimo paese prima del confine parmense ma, per registrare l’album, si sono spostati in altura, al Bagnoli Bros. Studio di Castelnovo né Monti, sotto la produzione di Matte Gozzi (anche in veste di chitarra aggiunta, come Joe Foresta ai cori e Diego Scaffidi alla batteria).
Si entra nello spazio con Demolition, che rema spedito con accattivanti dettagli di elettro-rock, mentre il primo singolo Beast è una staffilata pop-funky che entra in terra Planet Funk, un po’ come Daybreak che s’appiccica tra i neuroni come un tenace bostik. Invece, Loyal food alterna intenti riflessivi a fughe rock che mandano in visibilio capelli e glutei. La sezione ballad salta fuori dal cilindro di Icarus e, a seguire, tribalismo e venature funky alimentano il nuovo singolo Lose control, caldeggiando la grinta giusta per fronteggiare le inquietudini che serpeggiano nei nostri pensieri e senza obliare mai belle consistenze di base presenti in ogni atto dell’album. L’inizio di Melting ha l’aria sorniona e dimessa ma, dopo un centinaio di secondi, accende motori catchy con dettami di pop internazionali e sarebbe illegale non predestinarlo come prossimo estratto di punta. Come culla Describe in evasioni dreamy non ha uguali nella tracklist. Pronta ad ispirare voli galattici c’è Spaceship, in quanto il sound dei Century Light è una “astronave” ben equipaggiata che fa poche soste sulla Terra. In chiusura, si balla col remix di Melting (by Mate J.), in un tourbillon space-disco e la mirror-ball che illumina spie emozionali.
Memory Box riflette, testualmente, la “scatola (cranica) della memoria” in cui il passato, sovente, zavorra persone le quali al contempo si perdono nel fluire del presente senza dargli l’importanza che merita ed il pregio del duo emiliano è quello di estraniarci dai disagi interiori e da quell’indifferenza generale che razionalmente fa soffrire, però senza smarrire la speranza in direzione futuro. Parola di Century Light. Questa è l’unica luce che vale la pena di tenere sempre accesa.
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01. Demolition
02. Beast
03. Daybreak
04. Loyal food
05. Icarus
06. Lose control
07. Melting
08. Describe
09. Spaceship
10. Melting (remix)
Mattia Ferro: voce, cori - Fabio Bardi: basso - Matteo Gozzi: chitarre - Diego Scaffidi : batteria - Joe Foresta : cori