Carmine Torchia
Opera prima del calabrese Carmine Torchia, trentadue anni e una laurea in architettura in bacheca, Mi pagano per guardare il cielo, sul mercato già da alcuni mesi, evidenzia una proposta a suo modo insolita: una vocalità esile, neanche troppo da cantante, abbinata a una scrittura (musica e testi, questi ultimi, in particolare, non privi di una loro arguzia) piuttosto eccentrica, perennemente in bilico, anche all’interno del singolo brano, fra una leggerezza a volte un po’ troppo marcata e tracce “altre” capaci di gettare un curioso ponte fra certo Battiato (quello meno concettuale e sospeso) e personaggi meno celebrati, su tutti, si direbbe, Stefano Rosso (per esempio nella Controfigura, fra le vette del cd). La strumentazione privilegia gli strumenti a corda, in primis chitarre acustiche e mandolino, qua e là annaffiati da generosi inserti d’archi. Quello che rimane, a fine ascolto, è l’immagine di un album che magari non lascia tutta questa traccia di sé, ma che grazie alla patina di singolarità evidenziata potrebbe anche preludere a futuri e più corposi sviluppi. Staremo a vedere.
01. Eccoti
02. Ritratto di un omino niente male
03. L'astronomo
04. Nessun dio...
05. A mezzanotte sui portoni
06. Le tele
07. Lui vuole fare il rumorista
08. Trema la foglia. E tu?
09. L'esercito dei derelitti
10. La controfigura
11. L'odore dei mandarini
Carmine
Torchia: voce, chitarre, basso
elettrico, mandolino, programmazione delle tastiereFrancesco
Valente: chitarre, slide guitar,
banjo, mandolino, drum programming
Aidan
Zammit: pianoforte, tastiere, hulusiVeronica
Lock: pianoforteMeme:
sintetizzatori, programmazione delle tastiereFrancesco
Scarpino, Michele Chirichiello:
chitarreEmilio Di Stasio:
chitarra acustica, mandolinoLorenzo
Feliciati: basso elettrico,
contrabbassoAntonio Granese:
basso elettricoMaurizio Masi:
batteria, percussioniAlessandro
Canini: batteriaRiccardo
Schmitt: batteria, nacchereRenato
Ciunfrini: clarinetto bassoSusanna
Pisana, Fania Lauro: violino
Aldo
Granese: fisarmonica