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Ruggero Marazzi

Mi ricordo di te

Il disco d’esordio come solista rappresenta spesso il raccolto del proprio background che deriva dalla militanza in una band e ciò contribuisce senz’altro ad arricchire la propria formazione artistica. Il compositore milanese Ruggero Marazzi, dopo otto anni nei Piano Che Piove, con due album all’attivo (“Il tram e la luna” e “In viaggio con Alice”), ha traslocato parte di quell’esperienza negli 11 brani di Mi ricordo di te, per concentrarsi unicamente nel suo progetto personale e lo fa con una tracklist raffinata ed elegante, cogliendo i sapori della grande scuola cantautorale, miscelando essenze di Conte, Vecchioni e De Andrè. Ciò significa che l’opera certifica un atto di qualità, che rimanda alle belle atmosfere del passato non tanto distante, poiché sopravvivono in qualunque epoca e a qualsiasi cambiamento.

In primis, Marazzi sancisce l’importanza vitale dell’amore che alligna in noi, capace di resistere all’usura del tempo e palesemente espresso nel singolo omonimo, accompagnato da un video in chiaroscuro, emblematico dell’alternanza dei nostri umori e stati d’animo. Le splendide Le ore contate ed Il turno di notte ci propongono un artista abile nello sfoggiare bossanova con toni chic e garbati, assai suadenti, mentre in Jack aleggiano echi di Samuele Bersani per condurci nel primo dei due episodi non solo musicali ma anche letterari dedicati a Kerouac. L’altro, intitolato Edward, ispirato al quadro di Kopper (The morning sun), ce lo fornisce in stilosa modalità acustica con humus vellutato e ponderativo. Poi, un basso estroverso detta linee oscure in Il Cartografo  alimentando un atto, comunque, ritmico e godibile. Ancora l’amore, come nucleo operativo dell’agire umano, svetta nell’agile flusso esecutivo di Prendersi e lasciarsi, riservando spazio ad innumerevoli contemplazioni più o meno implicite. Poi, attingendo Acqua fresca dal suo estro autoriale, ci fa salire sul treno Milano-Roma per un viaggio fantastico tra osservazioni dal finestrino e dialoghi consumati tra gli astanti. Infine, cornice di violino e dolce chitarra armonizzano l’espressione nostalgica di Oceano in bianco e nero, battendo all’asta un finissimo lavoro curato, nel quale l’offerta proposta darà il suo contributo per tenere in vita la bella tradizione cantautorale.  

 

 

 

 

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In dettaglio

  • Anno: 2023
  • Durata: 42:06
  • Etichetta: Terzo Millennio Records / Divinazione Milano

Elenco delle tracce

01. Mi ricordo di te

02. Le ore contate

03. Jack

04. Il cartografo

05. Il turno di notte

06. Edward

07. Prendersi e lasciarsi

08. L’amore sul muto

09. Acqua

10. Milano-Roma

11. Oceano in bianco e nero

 

Brani migliori

  1. Il turno di notte
  2. Mi ricordo di te
  3. Oceano in bianco e nero

Musicisti

Ruggero Marazzi: chitarra classica e acustica - Alessandro “Pacho” Rossi: batteria, percussioni - Franco Penatti: batteria - Marco Gianotti: contrabbasso - Gaetano Puzzutiello: basso - Pino Laudadio: pianoforte, tastiere, campionatori - Minno Valente: sax - Gaspare Raule: violino - Matteo Canali: chitarra elettrica