Agnese Manganaro
Talvolta ci sono ascolti che, almeno di primo acchito, lasciano un po’ perplessi, non per un motivo preciso, ma perchè c’è come la sensazione di un “qualche cosa” che non quadra come dovrebbe; in questo caso, ovvero il debut album di Agnese Manganaro, c’è, da un lato, una cura estrema, davvero certosina, negli arrangiamenti, cui fa da contraltare una voce dal timbro quasi adolescenziale, decisamente particolare, che va riascoltata per inquadrare in modo preciso il risultato d’insieme.
Ed allora in Mille Petali non c’è nulla che non vada, tutt’altro; l’esordio è di quelli con i fiocchi, intriso di ritmi ed atmosfere sudamericane, che fanno da cornice a questa vocalità così singolare, undici brani decisamente soft, ma non eccessivamente “patinati”, e, soprattutto, nessun esercizio di acrobazia vocale, rischio che spesso corrono i giovani artisti, più preoccupati di “far vedere quanto sono bravi” che non di “entrare” nei brani che interpretano per tirarne fuori l’anima.
Se una critica si può fare, non certo per sminuire la validità del lavoro, la si può indirizzare nei confronti dei testi, probabilmente un po’ monocordi e, questi sì, forse eccessivamente “adolescenziali”; è vero che l’approccio introspettivo ha una solida e lunga storia, ed una sua propria dignità ma, al di là del fatto che ogni artista, come ogni persona, ha una sua storia assolutamente unica, il rischio che si corre è quello di transitare attraverso quella sensazione di “già sentito” che talvolta non permette una corretta valutazione del lavoro realizzato.
Qui le potenzialità ci sono tutte e limitare l’espressività con questi sottili “legacci” intimisti potrebbe essere un peccato; chiaramente ora sta all’artista, ed ai suoi collaboratori, non fermarsi a questi stilemi ma progredire ricercando strade più impegnative, più complesse forse, ma certo più stimolanti.
01. E vai via
02. Mille petali
03. Dimmi
04. Cercandoti
05. Vicino
06. Avvicinati
07. Ferma e piccola
08. Ogni momento
09. Come un’orchidea
10. Voglio restare sveglia
11. Corri
12. E vai via
Agnese Manganaro: voce Luca Tarantino: chitarre, basso, cori, percussioni, flauto, add. programming, arrangiamento archi Giampiero Martirani: chitarra acustica Francesco Manganaro: chitarra acustica, cori Teo Ciavarella: pianoforte, organo Emanuele Coluccia: pianoforte, sax tenore Max Gardini: piano Wurlitzer, cori Gianluca De Rubertis: organo Hammond, piano Fender Mark II, cori Giuseppe Candido: euphonium Alessandro Garofalo: tastiere Roberto Vernetti: programming Chris “X-bass” Lisi: contrabbasso, cori Francesco Congedo: contrabbasso Lele Veronesi: batteria Alessio Borgia: batteria Francesco Pennetta: batteria Roberto “Red” Rossi: bongos, congas, shaker, surda Amedeo Rizzo: flauto Andrea Perrone: tromba Gaetano Carrozzo: trombone Sabatino “Dino” Donateo: basso tuba Alessandro Meroli: sax baritono Angela Cosi: arpa Doriano Longo: viola, violino Luca Rizzello: violino Rosa Andriuli: violoncello Pasquale Melucci: violino Roberta Mazzotta: violino Fernando Toma: viola Giuseppe Grassi: violoncello