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Leti Dafne

Molto di più

Se vi proponessero un disco che fonde lirica e rap che reazione avreste? Naso arricciato? Incredulità? Scetticismo? Ammetto che, inizialmente, quando mi è arrivato l’album Molto di più di Leti Dafne (Letizia Sperzaga), anch’io stavo un po’ sulla difensiva, però appena consumato il lotto dei 13 brani, quella velata perplessità si è trasformata in promozione con lode. Non solo perché è l’unica al mondo a cimentarsi con questa formula ma anche per la testualità ricercata e smussata nei minimi dettagli ed il fatto che trattasi di esordio fa ancor più notizia.

Tastiere seriose adombrano l’aria di Mamma so volare per declamare una dedica aperta verso la musica che le ha regalato un paio d’ali per planare leggiadra in libertà, mentre l’andazzo in pompa magna di Alice in wonderbra lambisce stilemi alla Caparezza, in un torrente sarcastico verso il maschio fermo e smarrito nei soliti schemi adescanti. Invece, la toccante tematica del singolo Corvi e lupi affonda la denuncia nella piaga del femminicidio, i cui numeri preoccupanti non sono ancora scesi, complice quel branco di maschi che rivela opposti comportamentali imprevedibili, come mostri dalla doppia personalità. Ma la piccolezza del sesso forte (?) è rimarcata pure in Uomini bonsai con un ruolo sociale asciutto, scheggiato  ed impolverato, come suggerisce l’assetto sonoro proposto ma (sia chiaro!) l’abrasività di Leti Dafne non generalizza il concetto, contemplando anche splendide eccezioni. Dopo una sorta di prece apocrifa di Ave Maria, raccolta in litania dolente, si entra in un climax duro da Bronx in Operak con fraseggi urticanti, spalleggiati dal graffiante featuring del rapper salentino Mad Dopa, mentre nella disincantata Vengo lì ci vedrei bene un duetto con J-Ax: infatti, l’appoggio del rimario è parente dell’ex Art.31 , però la Nostra sferra pregevole tecnica grintosa. 

Ebbene, l’artista cremonese non va vista come la Strana stella di traccia nove ma, semmai, come una  sperimentatrice che si adopera globalmente per operare la sua credibile rivoluzione pentagrammata. Poi, con filo nostalgico e rammaricato, descrive un’Italia sottomessa e snaturata nella sua storica bellezza e non esiste che venga ricordata solo per Pizza e mandolini quando dietro c’è una gloriosa tradizione di cui andar fieri. Per il giro finale si riserva di andare Sulla luna, organizzato per smontare valanghe di luoghi comuni e per non dimenticare com’era costruttivo cullare un sogno. Dopo una ventennale carriera dedicata alla lirica e alle scritture teatrali quest’opera prima certifica, come l’eloquio caleidoscopico di Letizia,  proietti colori forti e poco sfumati verso trattati di grande interesse che, in ogni replay uditivo, svelerà Molto di più : segno di  “opeRap” buona.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Autoprodotto
  • Anno: 2020
  • Durata: 39:20
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01.  Mamma so volare
02.  Alice in wonderbra
03.  Corvi e lupi
04.  Molto di più
05.  Uomo bonsai
06.  Ave Maria
07.  Operak
08.  Vengo lì
09.  Strana stella
10.  Pizza e mandolino
11.  Monaco guerriero
12.  Sulla luna
13.  Coda (outro)

Brani migliori

  1. Mamma so volare
  2. Vengo lì
  3. Corvi e lupi

Musicisti

Leti Dafne - Dj Over e Reio - Ramsay Beats - Jo DianaHide - Doctor Jho - Egiuann