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Sergio Endrigo

Momenti di Jazz

Proprio in questi giorni corre il decennale della scomparsa di Sergio Endrigo, autore, cantante, artista da annoverare tra i punti di riferimento della storia musicale italiana. A dire il vero questa notizia stava passando in sordina, visto che l’attenzione mediatica su questo personaggio è sporadica, lasciata più alle iniziative dei singoli che ad una discografia (intesa come case discografiche ma anche come addetti ai lavori) ormai avvitata su se stessa e che quando guarda al passato utilizza sempre e soltanto i soliti cliché (leggasi soliti artisti da omaggiare). Per fortuna qualche mosca bianca c’è, a cominciare da Claudia Endrigo (qui in una delle tante foto che la ritrae con suo padre),che con energia e determinazione non perde occasione – giustamente – per tenerne vivo il ricordo. E anche questa volta, quando la redazione di ‘Musica Jazz’ l’ha chiamata per informarla di un’iniziativa che la toccava da vicino, la disponibilità è stata immediata. Sul numero di settembre di Musica Jazz, infatti, è uscito un cd che contiene una quindicina di canzoni di Sergio Endrigo, un sentito omaggio di “colleghi”, amici, artisti che con lui hanno lavorato o di cui hanno una profonda stima. Sempre sullo stesso numero di Musica Jazz, troviamo anche una bella intervista di Alberto Bazzurro, penna storica della testata e più in generale uno dei giornalisti più preparati della scena cantautorale italiana, in cui ripropone l'intervista nata da un incontro avuto nel 1987 con il cantautore istriano. Molti gli spunti e le riflessioni che emergono rileggendo quelle parole e tra i passaggi più significativi ne riportiamo alcuni che ci sembra racchiudano in maniera chiara e precisa il carattere di Endrigo. "Si sente sorpassato, un 'démodè'?" - chiede il giornalista - "Mi sento molto vecchio come immagine, in un mondo in cui questa cosa conta molto più della sostanza. In tal senso mi pare di aver veramente poco da offrire. Anche solo il mio modo di porgere una canzone prescinde da tutta una serie di spettacolarità a ogni costo. Io non ho lustrini, non ho maquillage quando canto". Che dire, una disamina fredda e lucida di un uomo che aveva ancora molto da offrire (e come in effetti ha dimostrato ogni volta che gli è stata data la possibilità), ma che aveva ben chiaro la direzione di come stava girando il vento.

A far da collante tra la rivista e il cd c’è Alberto Zeppieri (a sinistra nella foto), poliedrico personaggio friulano (ma da sempre in giro per l’Italia e per il mondo…) che nella sua carriera di autore, musicista e produttore ha incontrato e collaborato a lungo anche con il cantautore di origini istriane (era nato a Pola il 15 giugno del 1933 e grazie a un padre amante della musica, fin da piccolo ne ha respirato l’essenza e la bellezza). Il titolo scelto per il Cd è Momenti di Jazz, a sottolineare uno dei tanti lati da cui si può affrontare la discografia di Endrigo.

Nelle pagine interne della rivista Zeppieri firma di suo pugno un articolo, dove presenta il disco raccontando alcune dinamiche su come ha costruito la scaletta, sugli artisti chiamati ad interpretare i brani piuttosto che sull’utilizzo di alcune canzoni già incise in passato (per esempio la splendida versione di Uomini, con Ornella Vanoni e il magico sax del compianto Gerry Mullighan). Nel cd trova spazio anche una versione inedita di Via Broletto 34 incisa da Bruno Lauzi il 1 aprile 2006, all’Auditorium Zanon Udine, una delle ultime performance dell’artista che poi ci lascerà nell’ottobre dello stesso anno.
Certo, Bruno Lauzi aveva già inciso altre volte questo brano, ma la scelta di mettere questa versione ci sembra la più giusta e centrata per questa occasione così particolare. Lauzi è un altro di quei personaggi che sarebbe giusto portare in palmo di mano per la capacità che ha avuto di incidere nella storia musicale di questo paese, sia come autore che come interprete e chissà se nel 2016, in occasione del “suo” decennale, non si possa pensare a qualcosa di simile al lavoro fatto su Endrigo. Magari sempre in chiave jazz, grimaldello principe per rileggere certi brani e certe melodie che spesso non emergono in tutta la loro potenzialità e che invece proprio con il jazz prendono linfa e ridanno una luce nuova alle canzoni che già conosciamo. Il tutto sempre con gusto, sia chiaro, altrimenti certi gioielli è meglio lasciarli stare, meglio guardarli, ascoltarli nella versione originale, perché cercando per forza nuovi arrangiamenti si rischia di svilire il senso del brano stesso. Chiusa parentesi.

Tornando al disco, merita una segnalazione anche il medley che Stefano Bollani e David Riondino, insieme al Quartetto Euphoria (quattro bravissime musiciste che sul palco mischiano talento ed ironia), fecero nel 2005 al Premio Tenco per omaggiare appunto Endrigo. In questo caso si tratta davvero di una chicca, visto che molto raramente il direttivo del Club Tenco autorizza pubblicazioni al di fuori delle iniziative che gestisce direttamente. E poi tante altre curiosità e occasioni per riascoltare brani di Endrigo immersi in un’atmosfera raffinata (ottima la versione di Joe Barbieri, in alto nella foto, talentuoso cantautore che ancora una volta dimostra la sua sensibilità con le sei corde e una voce capace di emozionare come pochi) che danno il giusto riconoscimento ad un autore che - anche quando non ha firmato totalmente i suoi brani - ha saputo circondarsi sempre di validi autori e musicisti. Italiani e internazionali. Come non ricordare, ad esempio, la sua passione verso la musica brasiliana, che negli anni lo ha visto condividere palchi e studi di registrazione con artisti del calibro di Toquinho, Vinícius De Moraes e Chico Buarque de Hollanda, qui con Endrigo nella foto), mentre sul fronte “italiano” ricordiamo il suo grande amore per l’infanzia, a cui ha dedicato autentici capolavori, specialmente quelli i cui testi erano di Gianni Rodari. E poi la sua passione per la poesia e la letteratura, che lo hanno portato a collaborare con Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Ungaretti, giusto per citare due pietre miliari della nostra cultura.

Ottima iniziativa quindi questa di Alberto Zeppieri e Musica Jazz (la produzione artistica ed esecutiva, invece, è curata da Zeppieri insieme a Roberto Cetoli), che serve a tener alto il livello di attenzione - e di rispetto - dovuto ad un artista come Endrigo, ma che nello stesso tempo darà l’opportunità a nuovi lettori, magari più giovani, di conoscere la sua arte utilizzando il linguaggio del jazz.

La rivista Musica Jazz, che proprio quest’anno celebrerà 70 anni di attività, sarà in edicola per tutto il mese di Settembre (qui a fianco la copertina ora in edicola) come sempre ad euro 9,90 compreso il Cd. Per chiudere, lasciateci cogliere l’occasione per fare un plauso a quegli editori e a quelle redazioni che ostinatamente continuano la loro opera di divulgazione musicale attraverso una rivista cartacea e non solo con i nuovi media. E con loro, il ringraziamento va ovviamente anche ai loro lettori. Più si parla, si ascolta – e si legge di musica – e più cresce la convinzione e la consapevolezza che la Cultura di un paese non può essere solo misurata sulle conoscenza delle grandi opere di letteratura, per aver visitato tutti i Musei d’Italia o assistito a tutte le grandi commedie teatrali che ci sono tramandate dai secoli nei secoli. Conoscere la musica, nuova o del passato che sia, apprezzarla e condividerla, ci migliora come persone. Perché ormai lo abbiamo capito da millenni che amare e conoscere la musica significa essere persone migliori. Solo che di tanto in tanto è meglio ricordarlo.

(per le foto in cui è presente Sergio Endrigo si ringrazia la figlia Claudia. Le altre foto sono riprese dai siti ufficiali degli artisti)

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Alberto Zeppieri e Roberto Cetoli
  • Anno: 2015
  • Durata: 62:10
  • Etichetta: Numar Un - MJCD

Elenco delle tracce

01. Adesso Si (Sergio Endrigo e Karin Mensah)

02. Canzone per te (Tinkara feat. Perpetuum Jazzile)

03. Momenti (Syria)

04. Via Broletto 34 (Bruno Lauzi)

05. Uomini (Ornella Vanoni feat. Gerry Mulligan)

06. Dal destino infortunato (Bungaro con Omar Sosa e Ferruccio Spinetti)

07. Cjanson par te (Alessandra Franco)

08. Chi sei (Barbara Errico)

09. Millenovecentoquarantasette (Atma Mundi Ensemble feat. Arsen & Matija Dedic)

10. Endrigo Medley (Stefano Bollani con David Riondino e Quartetto Euphoria - registrazione live al Premio Tenco 2005)

11. Io che amo solo te (Joe Barbieri)

12. Era d’estate (Rossana Casale feat. Sergio Endrigo)

13. Rosa bianca (Ares Tavolazzi, Walter Paoli e Bruno Cesselli feat. Mauro Negri)

 

Bonus

14. Tutto l’amore del mondo (Caro papà) (Grazia Di Michele)

15. Milnufcentcuarantesiet (Sergio Endrigo)

16. Cjancon par te (Dj Thor vs. Tinkara feat. Perpetuum Jazzile,1969 Base Luna Remix - in lingua slovena)

Brani migliori

  1. Io che amo solo te
  2. Canzone per te
  3. Uomini