Monday Orchestra
Il sogno del jazz è ancora vivo. Nella primavera del 2006, il giovane chitarrista e arrangiatore Luca Missiti e il trombettista Pietro Scuecco si mettono in testa un progetto coraggioso, per questi tempi di magra per orecchie un minimo smaliziate: mettere insieme la crème dei musicisti delle scuole jazz milanesi e (ri)portare in Italia il verbo dei grandi classici del genere. La Monday Orchestra, appunto. Titoli importanti riportati a lustro da un ensemble di venti elementi – più ospiti e voce femminile -, con l’amore e lo zelo di chi alla musica ha dedicato la vita.
Lo sappiamo, il jazz è una festa dei sentimenti, è la loro sorgente elegante e affabile che bussa all’orecchio e batte il ritmo. Qui a scelta dei brani è un po’ un ammiccamento ai (nuovi) aficionados, composizioni rese immortali da Duke Ellington, Nat King Cole, Ella Fitzgerald, Miles Davis, Frank Sinatra, rinfrescate con un brio fresco ma dall’affezionato taglio classico di cui – per risultare credibili - non si può fare a meno. E c’è anche qualche sorpresa, su tutte una versione della “jobimiana” Chega de Saudade, pietra fondativa della bossa nova qui convertita allo swing.
La Monday Orchestra gioca d’equilibri, compensando qualche fiacchezza - una Things Ain’t What They Used To Be un po’ smancerosa o una Mr. Paganini che sconfina nel trasognato - con picchi adrenalinici come Orange Colored Sky e I’ve Got You Under My Skin. Sotto i riflettori, la voce cristallina e sicura di Rossana Brandi; alle sue spalle, una sgargiante orchestra diretta proprio da Luca Missiti. Tenute da parte le riserve e gustato l’omaggio, la Monday Orchestra regala un soffio di musica immortale e magica, tramandando il Verbo del jazz per un’altra generazione almeno
01. Things Ain’t What They Used To Be
02. Feeling Good
03. Orange Colored Sky
04. Mr. Paganini
05. Chega De Saudade
06. Too Close For Comfort
07. Airegin
08. Mood Indigo
09. I’ve Got You Under My Skin
10. It Don’t Mean a Thing
11. Route 66
12. Almost Like Being in Love
Luca Missiti: direzione, arrangiamenti Rosanna Brandi: voce Lorenzo Rota, Emanuele Dell’Osa: sax alto Piergiorgio Elia, Damiano Fuschi: sax tenore Ubalto Busco: sax baritono Guido Ognibene, Giancarlo Mariani, Mauro Colombo, Davide Lovino, Pietro Squecco: tromba Andrea Andreoli, Federico Cumar, Fabio Siberna, Marco Grignani: trombone Alex Sabina: flauto in 07 Antonio Vivenzo: pianoforte. Simone Albanesse: chitarra Alessandra Cecala: contrabbasso Francesco Meles: batteria Paolo Tomelleri: clarinetto in 01 Emilio Soana: tromba in 01 Dario Faiella: chitarra in 07 Gabriele Comeglio: sax in 07