Une Passante
Giulia Sarno è una giovane cantautrice siciliana che, racconta la sua biografia, si ritrovò a doversi inventare qualcosa per domare la calda estate palermitana del 2006. E mentre la maggior parte delle sue coetanee, probabilmente, affollava spiagge e piscine, oppure si allietava con granite e cassate, Giulia scriveva liriche e componeva canzoni. L’incontro con altri compagni di viaggio, magari non infastiditi dal caldo ma, certamente, appassionati di musica, ha reso possibile la produzione di un EP “Enjoy the road” prima e di questo primo lavoro, “More than one in number”, appena pubblicato dalla AnnaTheGrammy Records. E’ un album fortemente obliquo, “More than one in number”, dove la forma non è così importante come, invece, la sostanza e dove le musiche sono fortemente caratterizzate da un clichè notturno, quasi oscuro ma pregno di qualità. Non è un lavoro di facile fruizione questo “No more than one in number” in quanto i brani proposti non ricercano il consenso immediato ma esigono un ascolto continuo per cercare di cogliere, da talune asperità stilistiche, il succo migliore della proposta artistica della cantautrice siciliana. Proposta che si pone ben al di là ed al di sopra delle abituali sonorità italiche e che è capace di orientare (e far deviare) lo sguardo musicale su percorsi internazionali spesso poco battuti dai musicisti nostrani, salvo quando si tratta di perseguire suoni di facile presa e possibile successo. Giulia Sarno con questo lavoro dimostra di avere coraggio, carattere e capacità. Importante, ora, è che questo talento e queste intuizioni non si disperdano e che l’artista siciliana possa continuare, insieme all’ensemble che ha radunato intorno a sé, nel suo progetto. Difficile ed esigente ma tenacemente originale e decisamente ricco di spunti e suggestioni. Se suggerimento si può dare sarebbe interessante ascoltare le medesime sonorità declinate con le liriche in italiano. Giusto per capire che cosa accade…Da segnalare che il brano A une passante è cantato (in inglese) utilizzando il testo dell’omonima poesia di Charles Baudelaire.
01. Wreckage
02. Leaving
03. A Une Passante
04. Emotional countdown (to the next encounter)
05. Bless
06. La triste historie de Charlotte Lorraine
07. Bals rats and cats
08. You are music
09. Thirst
10. Intimations
11. Radionoia
12. Lampshade
Giulia LaPassante Sarno: chitarra, voce Guido Masi: chitarre, banjo Sergio Schifano. Chitarre Michele Staino: basso doppio Simone Sfameli: batteria, percussioni Ruth Skipper: basso, kazoo, voce Hannah Miller: violoncello, voce Angela Tomei: violino Jacopo Ciani: violino Sabrina Giuliani: viola Eleonora Pique: violoncello Sara Quiriconi: sassofono alto Serena Marinelli: clarinetto Carlotta Sillano: pianoforte Alessandro Giobbi: piano elettrico Alessandro Bosco: sax tenore Gianluca Cangemi: organo Gianmaria Ciabattari: hammond Samuele Cangi: tromba