Diego Baiardi
E’ il disco d’esordio di Diego Baiardi, pianista e compositore di origini vercellesi già collaboratore in passato di artisti come Roberto Vecchioni, Pacifico, Carlo Fava, Giangilberto Monti, Flavio Oreglio e qui capace di dimostrare ancora una volta come il jazz italiano sia sempre attivo ed assolutamente non deficitario nei confronti di quello d’oltre oceano e di come egli abbia le idee ben chiare in tema di composizione.
Questo progetto nasce nel 2007, come si evince dalla presentazione alla stampa, quando Diego spinto dall’opera di persuasione dell’amico contrabbassista Riccardo Fioravanti comincia a comporre in una solitaria frazione di Vernazza, una delle rinomate Cinque Terre, dove trascorre i periodi estivi oramai da circa venti anni. Il disco risente davvero in maniera pregnante di questa armonia con il territorio e i personaggi che abitano questo incantevole fazzoletto di terra sospeso a picco tra il cielo e le acque profonde del mare, si intuisce anche dai compagni di viaggio scelti per la realizzazione pratica di questo bel disco, ossia Andrea Dulbecco al vibrafono e Stefano Bagnoli alla batteria.
Sia dalla scelta degli strumenti sia dei musicisti appare chiaro l’intento di Diego di affidare il suo primo lavoro ad un linguaggio jazz non aggressivo, bensì gentile e raffinato. Ben nove pezzi su undici sono composizioni dello stesso Baiardi e ciò denota da subito grande personalità e sono brani molto evocativi a partire dal brano d’apertura La première, così come il delizioso e filmico Le pas du chat, molto bello e delicato è Goutes de pluie così come il lento e romantico Anna. Spicca poi la reinterpretazione molto personale e sentita di La canzone di Marinella di Fabrizio De Andrè, dove il clima di infinita tristezza e solitudine è reso magistralmente.
Molto interessante resta anche l’esecuzione di All the things you are, una canzone in origine era dotata anche di un testo, composta da Jerome Kern nel lontano 1939 per il musical Very Warm for May, ma ormai parte, in versione strumentale, degli standard jazz per la sua notevole orecchiabilità (sebbene caratterizzata da una struttura armonica complessa ed impegnativa). In definitiva è un buon disco d’esordio di un artista che non rischia assolutamente di perdersi tra i flutti dei moti ondosi…
01. La première
02. Le tour
03. Le pas du chat
04. La canzone di Marinella
05. Goutes de pluie
06. Gil
07. Sus
08. Revenir chez moi
09. Anna
10. All the things you are
11. Revenir chez moi 2
Diego Baiardi: pianoforte Andrea Dulbecco: vibrafono Riccardo Fioravanti: contrabbasso Stefano Bagnoli: batteria