Musica da cucina è il secondo disco dell'omonimo e originale progetto capitanato da Fabio Bonelli, che. oltre ai consueti strumenti - chitarra, pianoforte, clarinetto etc. - fa suonare padelle, posate, carta stagnola, piattini da caffè, arpetta tagliauova, voce cantata in teiera e così via, dando vita ad un brillante caleidoscopio di suoni.
Il progetto, nato nel 2007 con il collettivo artistico PeopleFromTheMountains, si sta facendo apprezzare e conoscere grazie agli innumerevoli live in tutta Italia e a un sapore - è proprio il caso di dirlo - di qualcosa di buono. 
La delicata malinconia e il gioco sono due interessanti chiavi di lettura di questo disco: la malinconia verso i monti e la nonna, verso un mondo più concreto e meno liquido, mentre è delizia tutta ludica il provare a far suonare le cose del mondo.
Musica da cucina è un disco sulle piccole cose e sulla montagna, sulla terra e sui ricordi, dal pane che lievita ai disegni di copertina ad opera di Elvira Giorgietti, classe 1926 e nonna di Bonelli.
Con un ventaglio cromatico di suoni così vasto è facile perdersi in lunghi giri rumoristici, ma ogni posata e pensile sono al loro posto, il che ci lascia immaginare il sostanzioso lavoro di ricerca sui suoni, mai freddo o esibizionistico, ma sempre funzionale al brano e alla narrazione.
Musica delicata e concreta come il mucchio di cucchiaini in Lungo il Mera, fresca come il pop Today, mentre è mesta e femminile in Elvira e Amelia con la voce cantata su carta stagnola, folk rock come The Rest Song con i piattini del caffè rimasti sul tavolo dopo un pranzo, i gorgoglii di Zeffirina, il post rock di Tanta Neve, Piedi Freddi e la ballata in For Ellen.
Impossibile non farsi trascinare dalla simpatia anche solo dei titoli come: Tanti piccoli chicchi di riso che sorridono felici, capaci di chiacchierare anche con l'ascoltatore, oppure Lieviti tu o lievito io, nonna? dove si passa dal nonsense sul lievitare all'interrogazione seria.
Il disco si chiude con Pasta madre, un ottimo esempio di minimalismo con la chitarra riverberata nel castello di Itri (Lt) - una chiusura davvero azzeccata per un disco che merita molta attenzione.

 

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