Sursumcorda
Sei anni di vita, per una band nata praticamente “on the road”, sei album realizzati oltre a numerose ed importanti colonne sonore… un’urgenza creativa e narrativa davvero traboccante che sfocia in questo album completamente strumentale, Musica D’Acqua, che ha appunto nell’elemento dell’acqua il filo conduttore della narrazione.
Giampiero Sanzari e Piero Bruni, coloro che le “corde” le maneggiano insieme ad Emanuele “Manolo” Cedrone e Fabio Carimati, che si occupano, viceversa, delle “pelli”, hanno raccolto intorno a sé un gruppo di musicisti, di amici, ai quali hanno chiesto di dare colore e calore a questa realizzazione sicuramente ambiziosa. Vero punto di forza di questo lavoro è proprio l’eterogeneità, voluta, dei protagonisti: esperienze e provenienze musicali differenti sono il sale di quest’album che nasce e si sviluppa proprio grazie all’incrocio di queste personalità.
Siamo di fronte ad un lavoro immediato, relativamente corto se vogliamo, con le sue undici tracce che si snodano in poco meno di mezz’ora, eppure sono brani che, forse anche perché nati in buona parte per accompagnare delle immagini, riescono nella loro concisione a raccontare undici piccole storie. Ascoltando l’album si percepisce realmente la presenza dell’acqua in quanto elemento attorno al quale si snoda la narrazione; le immagini che brani come Musica d’acqua, oppure Entropia rendono palesi sono quelle di porti, con il loro formicolio di persone, rumori di imbarcazioni, merci, e con una sensazione di calore, di giornate assolate, di viaggi e commerci appena terminati o in fase di organizzazione. Ma non c’è solo questo: con i brani successivi, a partire da Amir, le scene cambiano e si percepiscono campagne silenziose, assolate, terre riarse, verande ombreggiate sotto le quali prendere fiato e ristorarsi.
Come dicevamo, l’acqua - sia con la sua presenza che con la sua assenza - è il perno attorno al quale questi brani ruotano, se ne percepisce la necessità, l’utilità, la scarsità oppure la vastità; Miraggi, non a caso, ci trasporta in ambienti desertici, in cui il prezioso liquido diventa desiderio, ristoro, necessità,.
Musica d’Acqua è un lavoro “impressionistico”, dai tratti delicati, in alcuni passaggi anche solo abbozzato, in cui la voluta brevità di alcuni brani lascia spazio a ipotesi future non precisate, non ancora definite; in questo senso, l’approccio artistico dei Sursumcorda (qui in una foto di Andrea Bordoni) è assolutamente fedele al metodo ed alle tempistiche che ne hanno caratterizzato l’attività fino ad oggi: produrre un numero elevatissimo di idee, fissandole però in maniera non definitiva, una sorta di serie infinita di bozzetti tecnicamente completi, ma con ampie, amplissime possibilità di elaborazione successiva.
Ingolosire l’ascoltatore senza saziarlo, insomma… può essere, davvero, una tattica vincente.
01. Musica d’acqua
02. Entropia
03. Amir
04. The promise of the merrow
05. Miraggi
06. Francesco e Bjorn
07. Il sogno di Amir
08. Red floyd
09. Tang lang
10. La scatola
11. Behind a dripping window
Giampiero Sanzari: chitarra classica, basso acustico, salterio, kalimba, sansula, xilofono, sintetizzatori - Piero Bruni: chitarra classica, chitarra acustica, dulcimer, flauto a becco, benjo, kora - Emanuele “Manolo” Cedrone: percussioni, mandolino, salterio - Fabio Carimati: batteria - Simone Rossetti Bazzaro: violini, viole, viola d’amore - Alessandro Porro: contrabbasso - Giulio Pomponi: pianoforte - Aimone Gronchi: viella - Alessandro Coppola: guzheng - Raffaele Kohler: tromba - Marco Fusi: viola d'amore