Les Fauves
Vi è mai capitato di svegliarvi
la mattina e avere a fianco una donna (o uomo, fate voi) decisamente diversa da
come vi era sembrata la sera precedente quando, al primo appuntamento, e ne
eravate rimasti affascinati? È un po’ quello che succede con N. A. L. T. 2 - Liquid Modernity. Il
nuovo disco dei Les Fauves – inciso
e prodotto in un’autorimessa di Sassuolo – dapprima ti colpisce, ti conquista
al volo, ma poi alle prime luci dell’alba, ovvero dopo aver inanellato un po’
di ascolti, affiorano rughe e contraddizioni stilistiche.
Sì, è facile innamorarsi
dell’andazzo dinoccolato di Everlasting
Soup, difficile non agitare le chiappe a tempo con Berolina Party Suite, pezzo in pieno Devo revival, e come si fa a
non farsi coinvolgere da una incredibile serie di accelerazioni, sterzate,
funamboliche trovate ritmico/melodiche che danno vita a brani magicamente inclassificabili
come Death of the Pollo?
Ma poi – come si diceva in
apertura – calmati gli entusiasmi, ci si chiede se tutto questo mélange di
colori e profumi porti effettivamente a un qualcosa di concreto, in termini di
evoluzione ed espressione compiuta. Perché il confine tra “non-sense” e “inutile”
è veramente sottile, quasi invisibile. Al contrario è ben percepibile la
pochezza di brani come Drops Drops Drops
e di quelli nati stanchi come Keep Living
in a Subway.
Riassumendo: per i Les Fauves “N.
A. L. T. 2” è il
secondo passo di una trilogia che indaga sulle “luci e ombre del comportamento
alieno”; a chi li ascolta ci vorrà un’ulteriore prova per ben capire se si
tratta di oro creativo o bigiotteria ben
confezionata.
01. Everlasting Soup
02. Berolina Party Suite
03. Drops Drops Drops
04. Funeral Party
05. Snow in Trinidad And Tobago
06. Death of the Pollo
07. Keep Living in a Subway
08. Lagos
09. Pitslicker
10. Back to the Anal Phase
11. Cold Shower Tide