È ancora possibile per un vocalist rileggere brani come Tu ca nun chiagne, Voce ‘e notte o Dicitencello Vuje senza cadere nel facile stereotipo interpretativo? Anna Cuomo, napoletana di nascita e britannica d’adozione, tra le voci più apprezzate della scena live campana, raccoglie il guanto di sfida e affronta le riletture di dieci brani della tradizione partenopea.
Ad Accarezzame, firmata dalla coppia Nisa e Pino Calvi, è affidata l’apertura del disco: la Cuomo si accosta ‘in punta di piedi’ nelle tracce selezionate grazie ad un solido manipolo di session-men provenienti dall’universo-jazz campano come il batterista Salvio Vassallo, il bassista Giacomo Pedicini, il contrabbassista Roberto Giangrande e i pianisti Antonio Fresa e Giorgio Savarese. Calibratissime le interpretazioni di Uocchie c’arraggiunate e Passione, tra le migliori dell’album.
Naples Sweet Naples, prodotto da Savarese e dalla Cuomo per la Picador, riveste così di nuove nuance alcuni brani entrati nel mito della canzone partenopea. Il tono complessivo del disco è garbatamente sofisticato: queste dieci interpretazioni non sfigurerebbero in un lounge club di Londra o in un caffé letterario mitteleuropeo.

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