Vorianova
Guardare avanti, qualsiasi cosa accada, è segno di coraggio e maturità. Guardare indietro è però indispensabile per acquisire quella consapevolezza che permette di proseguire il cammino con rinnovata forza interiore. I Vorianova volgono lo sguardo al passato, non per mettervi radici e fossilizzarvisi bensì per ritrovare lo slancio giusto per risalire dal fondo e dare un senso nuovo alla vita che riparte. Il loro ultimo album, il quinto di una carriera ventennale e il secondo pubblicato per Isola Tobia, si intitola Narrè che in dialetto siciliano significa appunto “indietro”. Le tredici tracce, in perfetto equilibrio tra canzone d’autore e rock con sprazzi elettronici e world, formano un racconto a cuore aperto, sincero e sentito, dove dimorano riflessioni, sogni, storie vissute e quel grido di denuncia verso una società che sembra aver perso la bussola, il tutto sorretto da un sentimento mai stucchevole o distorto, ma carico di verità e credibilità.
La maggior parte delle composizioni sono a firma di Biagio Di Gesaro e Luca Di Martino, mentre due sono i momenti in cui compare Alessandra Macellaro La Franca come coautrice della musica, e uno tra questi è proprio l’intenso brano che dà il titolo al disco. L’ispirazione arriva da personaggi di fantasia come l’intrepido Don Eugenio, protagonista della commedia I 4 briganti di Paolo Cappelloni, le cui vicende si ritrovano in A tia ca nun ci cridi oppure dalla storia vera di un ragazzo africano lontano dalla propria terra che custodisce dentro sé la speranza di far ritorno nella sua Mamma Africa. Tra i temi che pervadono l’intero lavoro c’è la libertà, manifestata appieno in Liberi e ribadita nella conclusiva Ti lassu u tempu, resa anche concreta e simbolica dall’aeroplano presente nell’immagine di copertina. Bella ripresa per i Vorianova, accompagnata dal soffio di un vento propizio.
Foto di Pino Re
01. A tia ca nun ci cridi
02. Finu a ccà
03. Acchiana
04. Liberi
05. Narrè
06. Sonu d’amuri
07. U me silenziu
08. Sonnu
09. N’antisa di beni
10. Mamma Africa
11. D’acqua e poesia
12. Uccia d’amuri
13. Ti lassu u tempu
Biagio Di Gesaro: voce - Luca Di Martino: chitarra - Alessandra Macellaro La Franca: pianoforte, synth - Fabrizio Pezzino: batteria - Mariano Tarsilia: basso - Gloria Grisanti: voce - Leandro Di Gesaro: metallofono cromatico (6), voce (10) - Giovanna Di Gesaro: voce (10)