Paolo Cecchin
Questo giovane cantautore vicentino, dai biondi capelli e dagli occhi blu, dotato di una faccia che come si suol dire “buca”, ha dalla sua parte una caratteristica molto importante per riuscire a far musica oggi: è moderno. Sì, nella voce, nelle melodie e nei testi delle canzoni che scrive, negli arrangiamenti e, come già sottolineato, nell’immagine.
Il suo album d’esordio, “Nel mio mondo”, mette a segno più di qualche episodio degno di nota, come ad esempio Non mi importa, singolo estratto dall’album per la promozione radiofonica, un brano rock, pieno d’energia, che apre bene e fa decollare l’ascolto. Niente male anche le tracce che seguono: La sola ed unica, fresca e solare; Destino, una ballata lenta ed intima; Happy hour (non mi diverto più), pulsante e ripetitiva nell’andamento.
C’è spazio per due cover: Milano e Vincenzo di Alberto Fortis e La nostra relazione di Vasco Rossi, rinterpretate con gusto e personalità, ma rispettate nella loro essenza originale. Anche gli altri brani (Spero, La festa della nullità, Dissolvenza in nero) si mantengono su un livello buono e mettono in evidenza una personalità intelligente e proiettata sempre verso una forte ricerca introspettiva. A fine disco si ha la sensazione di aver ascoltato qualcuno che non vedeva l’ora di esprimersi in musica, di tirare fuori tutto quel fuoco “rock” che, magari, è stato nascosto per anni e anni.
Paolo Cecchin, a ventisette anni, ha tutte le carte in regola per ritagliarsi uno spazio suo, tanta passione e uno spiccato talento che lo sostiene; ma bisognerà vedere come se la caverà nella dimensione live. Sappiamo che è già al lavoro con la sua band, formata da Francesco Tessarolo Crobu al basso e Paolo Pagliani alla batteria. Non possiamo far altro che aspettarlo...
01. Non mi importa
02. La sola ed unica
03. Destino
04. Milano e Vincenzo
05. Happy Hour (non mi diverto più)
06. Salto nel vuoto
07. La nostra relazione
08. Spero
09. La mia anima resterà
10. La festa delle nullità
11. Dissolvenza in nero
12. La tela del ragno
Paolo Cecchin: chitarre elettriche, acustiche, piano elettrico, batteria, timpani, caxixi, cabasa, shaker, cembalo, wood blocks, cymbals, arrangiamenti Giulio Filotto: pianoforte elettrico e programmazione Alessandro Puglisi: sintetizzatori Francesco Mastronardo: tromba Matteo Franzan: basso e percussioni Stefano Florio: basso, chitarra classica, elettrica, acustica, mandolino, programmazione Ana Stoianova: violoncello Francesca Miruna: viola e violino Stefania Repele e Marina Puglisi: cori Stefano Florio: arrangiamenti