Nesli
Una delle regole più importanti delle “rap battle” è non farsi prendere in giro dall’avversario, rivelare le proprie debolezze prima che lo faccia l’altro. Pare che questa sia stata la regola che Francesco Tarducci in arte Nesli abbia tenuto bene a mente scrivendo Nesliving vol.2: Fragile.
Proprio da Fragile vengono le rime più sincere, che ben rispecchiano questa regola: «questo qui è il mio volto e tolgo l’armatura, lo ammetto sono fragile, ma non avrò paura, questo sono io».
L’altra canzone che meglio rappresenta questo aspetto di Nesli è La fine, la traccia più bella del disco non solo dal punto di vista delle rime, ma anche da quello musicale. Qui Nesli si mette a nudo dicendo frasi come «non ce l’ho mai fatta, ho sempre incassato. Io non lo so chi sono e mi spaventa scoprirlo». Nel mondo hip hop, in cui il rapper è quasi sempre un duro, è molto difficile sentire tali rivelazioni, prendere spunto dalle proprie debolezze per farne dei punti di forza.
Pur partendo da queste buone premesse, Nesliving vol.2 non decolla, resta un cd hip hop che poco lascia a chi lo ascolta, e questo non solo per i testi poco incisivi, spesso noiosi, ma soprattutto per la scelta dei suoni. Nesli si è affidato a Big Fish (ex Sottotono) che ha creato basi che tentano di far sembrare il rapper moderno (in realtà risulta fuori contesto), spesso ottenendo dei risultati a dir poco disastrosi. È il caso di Non tornerò (suona come un remix scadente di una canzone di Sean Paul), Se tu non sei qui, Credimi (pensate a Gigi D’Alessio che fa rap), My first love (qua le parole perdono totalmente di significato).
Per fortuna quando si arriva a La fine tutto diventa più bello.
01. L’inizio
02. Non tornerò
03. Credimi
04. Se tu non sei qui
05. Io non sono come voi
06. Corri in fretta
07. Una vita non basta
08. Fragile
09. Se perdi
10. Non mi sembra vero
11. My first love
12. La fine
Nesli: voce e testi KP: drum programming Marco Greganti: chitarre