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The Dark Shines

No times for regrets

Seconda uscita di lungo respiro per la band bergamasca dei The Dark Shines, che dopo il progetto d’esordio del 2009 Last Chance torna sulla scena discografica con un nuovo lavoro prodotto da De Na I can’t Explain  registrato presso Fontana Records studio a Solza. Nati musicalmente nel 2004 e di nuovo in pista nel 2008 giostrano il loro perno musicale sulla cantante, chitarrista e autrice Ros. Il rimando a figure femminili da “impronta forte” nella storia del rock è immediato (Blondie, Siuxie, Chrissie Hynde dei Pretenders) anche se il sapore che evoca maggiormente nel sottoscritto è quello di un film della metà degli anni ’90, vale a dire Strange days di Katryne Bigelow,  nel corso del quale l’attrice  e cantante Juliette Lewis reinterpreta in prima persona alcuni brani di Pj Harvey.

Il suono base anni ‘90 è dominante su tutta la produzione della band, digerite e fatte proprie le distorte sbornie sonore del grunge, e si miscela con un deciso retrogusto anni ‘80 fatto di suoni sintetizzati e dal basso “oscuro” , come a voler valorizzare, nel cammino verso il nuovo secolo, l’eredità della propria storia più recente. Come nel film si respirano intime visioni futuristiche verso un anno 2000 che tutti attendevano tra l’impaurito e il visionario dove il protagonista cerca una risposta dentro di sé per liberarsi dai sui incubi. 

No time for regrets
, coperto da un suono tra il post punk e il new wave, è un disco estremamente intimista: la narrazione è quella di rapporti talvolta complessi con la realtà che ti circonda, sia nei singoli rapporti umani (“when you came in my life you turned the page  of my life” da This night) che con la società come insieme (“it’s hard living for me in this world” da Let me shine). I momenti musicali si alternano bene e con esperta sapienza, si respira  il giusto grado di cattiveria delle chitarre elettriche, con riff magari non molto originali ma sicuramente incisivi, e ci si emoziona con melodie più lente o acustiche in un continuo intercalare dal gusto dolce e amaro.
Piacevoli e ben calibrati anche gli effetti voce usati in alcuni pezzi che, insieme ai suoni delle tastiere o del piano, danno una nota di leggerezza che non sta affatto male su un lavoro che, complessivamente al primo ascolto potrebbe suonare eccessivamente dark ma, come recita il loro stesso nome e il pezzo di chiusura Smile again, la luce anche se scura è comunque portatrice di energia .

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: De Na I can’t Explain
  • Anno: 2014
  • Etichetta: Fontana Records 2000

Elenco delle tracce

01. Give Up
02. This night
03. Post-it
04. Invisible
05. Wish
06. Let me shine
07. The last day on earth
08. Be on fire
09. Smile

Brani migliori

  1. Give Up
  2. Be on fire
  3. Smile

Musicisti

Ros: vocals, guitar  -  Marce: guitar  - Nick: bass  -  Manu: drums