Cariòn
Secondo disco per questo gruppo rock,
ma anche un po’ pop, di Bari: i Cariòn.
Non cercare verità contiene dieci
brani ed ognuno va a formare un puzzle che solo con l’ultimo brano prende forma
e diventa riconoscibile, agli occhi ma soprattutto alle orecchie di chi
ascolta.
Apre Instabile e lo stile Negramaro-Subsonica è già chiaro fin dal primo
brano, forte la batteria, chitarre distorte a tenere compatto il tutto e un
buon testo. Il secondo brano Se tu
inciampa invece nello stile Vibrazioni, soprattutto come interpretazione
canora. Continuando questo avvicinamento ai gruppi rock-pop italiani, Perdo il controllo profuma di Negrita,
chitarra acustica e pianoforte come intro, viola e violino addolciscono il
brano ma gli evitano purtroppo di farlo decollare.
Tra i migliori c’è sicuramente Scorpione, un bell’incipit di batteria,
il testo snocciolato con maestria dalla voce solista Vigos, un buon rock che
rimane ed entra in testa. In un album che aspira ad essere davvero rock, non
può mancare la ballad d’occasione, ed
ecco quindi Diamante, base di
pianoforte sovrastata forse troppo dalle chitarre, buona melodia che però non
aggiunge poi molto all’intero album.
A chiudere ci sono Dentro me e Hai, la prima interessante e ben costruita musicalmente, la seconda
eccessivamente in stile Sangiorgi senza purtroppo averne la voce.
Spunti interessanti per questi
Cariòn che, probabilmente essendo all’inizio del loro viaggio compositivo, sono
ancora nella fase di ricerca della strada, musicale e di stile, da
intraprendere.
Interessante è il consiglio che viene da dare una volta che tutti i
pezzi del puzzle si sono incastrati: essendo impossibile cercare verità assolute,
in una realtà dove nulla è ciò che sembra, il consiglio è quello di cercare
ciascuno la propria verità.
01. Instabile
02. Se tu
03. Polvere
04. Tremo
05. Perdo il controllo
06. Nel tempo
07. Scorpione
08. Diamante
09. Dentro me
10. Hai
Vigos: voce e
chitarre
Marvin: basso
Rat: batteria
Korghi:
pianoforte, synth, cimbali e cori
Gianni Mincuzzi:
viola e violino
Stefano Milella: loop, drum machine, synth
Pierpaolo Brescia:
orchestrazione