Guido Maria Grillo
È strano come in un disco dove note, suoni e arrangiamenti danno impressione di un’opera sacrale si possa trovare nei testi una rabbia verso Dio. “Ho chiesto a Dio e ho ricevuto bastonate” si sente in Come un cane, e ancora in Tango dei naufragati (schiavi di Dio e della fame) “a cosa sarà mai servito pregare che anche solo una volta li aiuti, che non siano perduti”. Non è quasi mai quello che appare è proprio il caso di dire, soprattutto se questo è anche il titolo del secondo disco di Guido Maria Grillo.
Un album, quello del cantautore salernitano, cupo, disperato, trasudante tristezza in ogni nota. Si parla di amori finiti, dei barconi con gli immigrati che cercano di sbarcare in lidi migliori, della prepotenza dei Paesi più ricchi nei confronti di quelli più poveri.
Cupezza, disperazione e tristezza non solo nei testi, ma anche e soprattutto nella scelta dei suoni in cui il piano si fonde con il violino e le orchestrazioni. Atmosfere, queste, che non suonano come un difetto, anzi risultano ben arrangiate. Ogni strumento non solo assolve alla propria funzione, ma assume un ruolo fondamentale per immergere l’ascoltatore in quella disperazione e cupezza di cui parlavamo prima. Ogni singola nota è pensata e suonata per accompagnare i testi di Grillo, per trasformare in suono le immagini delle canzoni.
Guido Maria Grillo possiede, e lo dimostra ampiamente in questo disco, una voce bella e potente, ma il suo modo di cantare porta Non è quasi mai quello che appare ad avere un grosso difetto: la noia. Noia dovuta alla difficoltà di saper usare con buon gusto uno strumento vocale dotato di molte sfumature, ma che usato in questo modo (con un canto sempre uguale dall’inizio alla fine) non risulta di certo vincente.
Si sentono Jeff Buckley, Tom Waits, Fabrizio De André (di cui Grillo propone Il sogno di Maria), ma non c’è la grandezza. Peccato perché a concentrarsi solo sulle musiche e gli arrangiamenti curati dallo stesso Grillo l’indice di gradimento sarebbe stato assolutamente alto.
01. Preghiera
02. Potrai rinascere
03. Forse ancora
04. Come un cane
05. Avrò cura di te
06. Il tango dei naufragati (schiavi di Dio e della fame)
07. Canzone per me
08. Finirà
09. L’età dell’oro nero
10. Il sogno di Maria
11. L’amore più segreto
Guido Maria Grillo: voci, testi, chitarre, orchestrazioni, percussioni, synth, wurly, glockenspiel, ammennicoli, collane, metallo, wok, carta, piano in #4, 8 e 11 Mario Perazzo: piano in #1, 3, 6, 7 e 10 Sebastian Mannutza: violino