Giusy Ferreri
Giusy Ferreri, ovvero lo strano caso della cassiera di Corbetta. Un
tempo si faceva la gavetta tra serate, concerti e radio locali. Il 2008 è l’anno
del reality show che porta alla ribalta interpreti che sbocciano in tv e guadagnano
il favore del pubblico in poco tempo. E se in passato la televisione creava successi
effimeri, oggi la buona qualità dei cantanti emersi da show come “American Idol”
o “X-Factor” dimostra che il nuovo meccanismo funziona.
Giuseppa Gaetana Ferreri, ventinove anni, la primogenita
italiana di questo processo, ha qualcosa di kitsch, noir, felicemente
sincopato. Le influenze si sprecano, a partire dalla già ampiamente citata Amy
Winehouse. Come si dice: se saran rose fioriranno. Nel frattempo sugli
arrangiamenti vintage di Lucio Fabbri
è possibile apprezzare la sua voce carica, profonda, e uno stile nel quale interruzioni
e singhiozzi arrivano a sorpresa a rimarcare frasi ed emozioni.
Oltre a Non ti scordar mai di
me, il disco contiene rivisitazioni di Remedios di Gabriella Ferri, Che cosa c'è di Gino Paoli, La
bambola di Patty Pravo, Ma che freddo fa di Nada e Insieme a te
non ci sto più di Caterina Caselli.
Grazie alla scelta di pubblicare
subito un ep, e non un album completo (che è previsto per le prossime settimane),
qui tira un’aria fresca che, piaccia o meno, fa di Giusy l’interprete giusta al
momento giusto: al passo con mode, stili e gusti di questo strano 2008.
01. Non ti scordar mai di me
02. Remedios
03. Che cosa c’è
04. La bambola
05. Ma che freddo fa
06. Insieme a te non ci sto più