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Leo Folgori

Nuevo Mundo

Benedetti quelli che raccontano le storie; che sia una favola per addormentarsi, o quella raccolta dentro un canto di montagna o le altre, dette sottovoce di notte stesi sul ponte di una nave: sull’arte del racconto si fonda il nostro stesso senso dell’essere uomini.

Esce oggi, 9 ottobre, per Materiali Musicali/Beta Produzioni il secondo album di Leo Folgori, artista di Roviano (vicino Roma), cresciuto a pane e cantautori, dalla voce caposseliana (o mannarinesca, se si potesse già utilizzare il cognome del cantautore romano per definire uno stile...); Nuevo Mundo si chiama, e il titolo non nasconde nulla di quello che verrà dopo, una bella mescolanza di sonorità dai Sud del mondo, Sud America, il nostro, il continente africano affacciato sul Mediterraneo. Dieci storie non difficili da riunire in una sola, personaggi dal sapore antico, diffidenti verso il mondo odierno, ai margini per scelta, distanti come fossero staccati ad osservare dal bordo, le vite che si ritrovano ad attraversare; sensibilità uniche però comuni che si ribellano a ciò che hanno attorno, spesso trovando nella danza, e nel suo universo simbolico, una forma di liberazione. I personaggi di Nuevo Mundo camminano, si muovono, ballano, attraversano strade, passano i mari, e lo fanno per la maggior parte di notte, o sul calar della sera, ognuno con il proprio fardello sulle spalle, «col suo marchio speciale di speciale disperazione», canterebbe De André.

Occhio per occhio, con la partecipazione di Gianluca Secco, e Schiena di mulo tra i brani migliori dell’album. Il primo, chitarra blues e immagini che mescolano l’ultimo Tarantino ai suoni degli indiani d’America; il secondo un viaggio nella notte che è nascondiglio dalla società e dalle sue maschere, a riscoprirsi la pelle prima che la tocchi di nuovo la luce del giorno. E’ impossibile non sentire dentro a questo album echi di quella desolata e calda atmosfera che hanno le canzoni di Capossela, anche se la voce di Folgori sembra non faccia proprio nulla per assomigliare; il racconto è credibile e chi ascolta ci viene trascinato dentro, sentendo come familiare quell’estraneità dal mondo e la necessità di recuperare e dare nuova vita alla relazione Uomo-Terra, fulcri emozionali del disco.

Un filo conduttore per dieci brani che si fanno racconto, un’unica narrazione, e la voce di Folgori diventa guida come davanti ad un affresco; ci fa appoggiare lo sguardo prima su un personaggio, poi su un altro, magari minore ai bordi del quadro, poi un altro ancora e quando si giunge alla fine viene naturale fare un passo indietro, come per vedere meglio non il singolo, ma il tutto. E quel tutto acquista senso.

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In dettaglio

  • Produzione artistica:  Nicolò Pagani
  • Anno: 2017
  • Etichetta: Beta Produzioni

Elenco delle tracce

01. La Scimmia
02. Nuvole
03. Grido
04. Salve Regina
05. A Bailar
06. Nuevo Mundo
07. Avanti Marsch
08. Occhio per occhio
09. Schiena di mulo
10. Dov’è

Brani migliori

  1. Schiena di mulo
  2. Occhio per occhio
  3. La Scimmia

Musicisti

Nicolò Pagani: basso, voce, elettronica – Giacomo Ronconi: chitarre elettriche, voce – Gino Binchi: batteria, voce - Alessandro Chiemienti: chitarra classica, acustica, ronroco, guitalele - Mauro Menegazzi: fisarmonica - Daniele Leucci: percussioni – Renato Vecchio: sax, chalumeau, duduk, flauto messicano – Stefano Monastra: tromba - Maurizio Loffredo:steel guitar Gianluca Secco: feat. In Occhio per occhio