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James Senese Napoli centrale

O’ Sanghe

Questa recensione merita di iniziare dal finale o meglio dalla finale del Premio Tenco perché a 71 anni di età e dopo una lunga serie di album pubblicati a suo nome (e non) finalmente quest’anno viene riconosciuto a James Senese la Targa Tenco per l’album in dialetto (in ex-aequo con Claudia Crabuzza).

Per quanti non lo conoscessero lascio alle parole dello stesso Gaetano (per tutti James) Senese il sintetizzare il suo essere musicista: “Io sono nato nero e sono nato a Miano, suono il sax tenore e soprano, lo suono a metà strada tra Napoli e il Bronx, studio John Coltrane dalla mattina alla sera, sono innamorato di Miles Davis, dei Weather Report e in più io ho sempre creato istintivamente, cercando di trovare un mio personale linguaggio, non copiando mai da nessuno…il mio sax porta le cicatrici della gioia e del dolore della vita.” (da Je sto ccà, di Carmine Aymone - Guida editore)

Ci sono tre suoi classici che non dovrebbero mancare sotto la voce Neapolitan Power (energia napoletana, ovvero quell’onda musicale nata, tra gli anni ’60 e ’70, con l’idea di innovare la tradizione musicale campana contaminandola con blues, jazz, funk e rock) della nostra “discoteca” musicale: Napoli Centrale (1975), Mattanza (1976) e Qualcosa ca nu' mmore (1977).
Ma veniamo ai giorni nostri e al suo ventesimo album (a quattro anni dal precedente E’ fernut’ ‘o tiemp): O’ sanghe, il sangue, una parola che lui stesso definisce come estrema ma che ben si adatta alla sua anima ribelle e agli argomenti trattati nel cd.

Per dar vita al disco Senese, dopo una ventina d’anni, ha voluto accanto a sé lo storico batterista nonché co-fondatore dei Napoli Centrale Franco Del Prete a cui per l’occasione si sono aggiunti Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso (oltre ad essere arrangiatore e produttore artistico del disco) e Fredy Malfi alla batteria. Non da meno sono gli ospiti: Franco Giacoia alla chitarra, Agostino Marangolo alla batteria e Enzo Gragnaniello alla voce (nel brano Povero Munno di cui tra l’altro ne è anche l’autore).

Il disco inizia con il brano Bon Voyage che con il suo lento groove e il sax tinto di blues introduce il triste e sofferto tema della disoccupazione, della fuga dei giovani alla ricerca della realizzazione di un sogno «pe' non murì». A seguire troviamo Addo’ se va,la canzone della speranza che è morta, di una società che chiude gli occhi di fronte ai suoi problemi” con le ipnotiche tastiere di Vitolo. Il tipico soul napoletano procede a passi ben spediti con il sax ben evidente in primo piano in Ch’jurnata; è invece un grido di speranza, alla Senese maniera, che troviamo in Il mondo cambiera’. In Mille poesie il ritmo funky della chitarra Giacoia la fa’ da padrone lasciando però a sua volta il campo, nel finale, al suono vellutato del sax di Senese. A seguire la coinvolgente titletrack O’ sanghe accorata preghiera carica di groove: “Prego ‘o signore nu miracolo overo / prego ‘o signore che ferma ‘sta terra / quanta sanghe dinto ‘a terra lacrime d’a gente”. Ritmi incalzanti e testo con forti connotati di accusa alla società (Povero munno), ritmi tribali (Portame cu’ tte), tipica melodia partenopea (Tutto e niente) con una menzione speciale agli assoli di sax. La chiusura del disco spetta a Addo’ vaje con il suo ritmo allegro e incalzante quasi a dirci che può esserci ancora un futuro migliore.

Illustrativo il ritratto tribale di Senese ripreso nella copertina del cd (a cura di Tomaso Perino, Stefano De Silva & Renata Castaldo) che ci richiama all’autentica e sincera anima nera dell’artista.

Ascoltando questo cd verrebbe da dire che la “Neapolitan Power” è ancora (e fortunatamente)  viva e vegeta. Un grazie a James Senese per un album così intenso, intriso di sofferenza e verità in cui le parole e la musica si fondono in un tutt’uno come a volersi tramutare in un dialogo con Dio alla ricerca di risposte per i mali del nostro tempo e al contempo di speranza per un futuro migliore.

 “[…]Dio ci punirà e lo sta già facendo, ma forse possiamo ancora salvarci. Io ci credo” recita Senese nelle note di copertina.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Gigi De Rienzo
  • Anno: 2016
  • Durata: 45:09
  • Etichetta: Ala Bianca

Elenco delle tracce

01. Bon voyage
02. Addo’ se va
03. Ch’jurnata
04. Il mondo cambiera’
05. Mille poesie
06. O’ sanghe
07. Povero munno
08. Portame cu’ tte
09. Tutto e niente
10. Addo’ vaje

Brani migliori

  1. O’ sanghe
  2. Bon voyage
  3. Povero munno

Musicisti

James Senese: voce, sax, tastiera, ewi – Gigi de Rienzo: basso, chitarra, tastiere – Franco Giacoia: chitarra – Fredy Malfi: batteria – Ernesto Vitolo: rhodes – Agostino Marangolo: batteria – Franco Del Prete: batteria – Enzo Gragnaniello: voce