Il particolare nome Teka P deriva dalla contrazione di una forma dialettale che, detto per i non milanesi, significa letteralmente “hai capito”. Attivi dal 2000, sono stati formati da Ivo Maghini e Andrea Rodini, vocalist di indubbia qualità, accomunati dalla passione per il dialetto milanese.
Al contrario di quello che si potrebbe immaginare il loro stile non prende spunto dalla tradizione melodica o dalla musica folk, ma trae ispirazione principalmente da generi come blues, jazz, gospel, reggae, rock e funky interpretati però quasi sempre in dialetto milanese con arrangiamenti moderni.
Il loro esordio su disco è avvenuto nel 2005 con “Caragna No”, lavoro che aveva suscitato positivo interesse. La vittoria del Premio Miglior Progetto al Mantova Musica Festival (2006) e gli ottimi piazzamenti in molti altri concorsi hanno fatto da preludio all’uscita di Pan e Larsen, prova decisamente più matura ed interessante del pur già positivo esordio.
Undici tracce, tutte scritte dai leader Rodini e Maghini, dieci completamente inedite e la bonus track Caragna no, canzone di punta del primo disco, qui riproposta in versione gospel con il coro dei M.A.S. Partecipano come ospiti anche le Voci Atroci, Claudio Bisio e, in un divertente intervento, Bruno Pizzul e Evaristo Beccalossi.
Punto di forza dei Teka P è anche l’ottimo amalgama tra tutti i componenti, nessuno dei quali relegato alla posizione di comprimario. Se è vero che le voci soliste fondamentali sono quelle di Rodini e Maghini, è altresì vero che anche gli altri elementi sono dotati di ottime capacità, non solo strumentali, ma anche vocali. I testi, spesso ilari e scanzonati, possono essere compresi da tutti, poiché l’esaustivo libretto contiene anche le traduzioni. “Pan e larsen” è un cd positivo ed interessante anche se è dal vivo, dove subentra la loro teatralità, che i Teka P riescono a rendere al cento per cento.

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