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Central Unit

Parallelism

Parallelism è un progetto anomalo basato su una (semplice) complessità. Prima di ascoltare il disco vale la pena premettere che questo album è la colonna sonora di un progetto più ampio e articolato che nasce da un ossimoro: far convergere due rette parallele o almeno tendere dei segmenti che uniscano a tratti le due rette. I due mondi che si uniscono in questa colonna sonora sono quelli del video e della musica, che si incanalano però all’interno di una storia più ampia, immaginata dalla genialità di Marco Bolognesi. Il progetto base è costituito da Sendai City, la città del futuro, cui Marco Bolognesi ha già dedicato una mostra con installazioni, video, fotografie, disegni, collage.

Nella mente di Marco Bolognesi Senday City è una “città postmoderna dove vivono organismi cibernetici, mutanti, valchirie aggressive e poco vestite, numerose schiere di robot e un ridottissimo esercito di umani prodotti in laboratorio”. Una città nella quale l’uomo è costretto a convivere con le contraddizioni del nostro presente, ponendo un grosso punto interrogativo sul potere della tecnologia e sull'impatto che la stessa ha sulla globalizzazione: la macchina vince sull'uomo, e non si distingue più cosa è reale da cosa non lo è, tra enfasi tecnologica e manipolazione genetica. In questo proposito filosofico-esistenziale si inserisce il cortometraggio di 13’ Parallelism di cui questo disco ne costituisce la colonna sonora andando però ben oltre, sia come durata sia come proposta, in quanto vive molto bene di luce propria. La musica è oltremodo affascinante, ti accompagna e quasi ti culla, basandosi su un impasto sonoro tra vari strumenti nei quali la componente elettronica non è indifferente. In particolare viene utilizzato il theremin, l’unico strumento al mondo che produce suoni senza essere a diretto contatto con l’esecutore, il quale avvicina e allontana le mani dai due oscillatori che costituiscono la base espressiva di questo apparecchio. Ai membri storici degli Central Unit, Alberto Pietropaoli ed Enrico Giuliani, si aggiungono nel disco i collaudati Riccardo Lolli ad Andrea Ventura, con la partecipazione speciale di Isabella Bui al violino. Decisivo l’intervento sonoro di Roberto Costa, nome importante della musica italiana per le sue collaborazioni con Claudio Lolli, Lucio Dalla, Ivan Graziani, Ron, Luca Carboni, Mina, Gianni Morandi e Luciano Pavarotti. In questo disco Roberto Costa è autore, produttore artistico, ingegnere del suono, bassista.

Un disco – sostanzialmente strumentale - che sorprende, ricordando il clima e certi suoni del periodo berlinese di David Bowie. Parallelism ci dimostra anche come la musica sa cogliere da qualsiasi situazione, contesto, espressione sociale lo spunto per testimoniare bellezza e anche senza parole comunicare oltre il diffuso chiacchiericcio. Della serie, spegniamo la Tv e accendiamo la musica!

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In dettaglio

  • Anno: 2021
  • Durata: 43:08
  • Etichetta: Snowdonia Dischi

Elenco delle tracce

01. The Rest of our lives
02. Moderns Pionieers
03. Codex
04. The Greatest Brain
05. Exit Freedom of Thought
06. No Need to Panic
07. Chemistry Pioneers
08. Sit Here and Dream
09. Parallel Lives

Brani migliori

  1. The Rest of Our Lives
  2. Exit Freedom of Thought
  3. Sit Here and Dream

Musicisti

Riccardo Lolli: tastiere, cori, theremin, batterie, premix - Alberto Pietropoli: sax, flauto, voce - Enrico Giuliani: basso - Isabella Bui: violini - Andrea Ventura: batteria in “Codex”