Giada Caliendo
Quel suo turuturu è rimasto nella testa di molti insieme alla sua bravura e al faccino da brava ragazza. Sono trascorsi nove anni dal trionfo sanremese nella sezione Giovani (terzo posto in coppia con Francesco Boccia) e Giada Caliendo è ormai cresciuta, è diventata una donna consapevole di quello che è, di quello che vuole dalla vita. Vivere con passione la musica. Troppi anni di attesa per il suo album d’esordio, non passati invano però. Giada si è presa tutto il tempo necessario per mettersi a fuoco, andando alla ricerca di una propria identità musicale per potersi esprimere al meglio.
Pasion è il titolo del cd, un progetto che le appartiene totalmente in quanto tutti i brani inediti le sono stati cuciti addosso dal papà, il musicista Gianfranco Caliendo, e di conseguenza sono interpretati con autentico coinvolgimento. Un disco pop con influenze latine, visto il successo della versione spagnola di Turu turu nel mondo con 1.200.000 copie vendute; ma anche con influenze soul e R&B, appartenenti ai suoi ascolti da bambina (Whitney Houston, Mariah Carey, Tony Braxton e Celine Dion). Tra i brani che meritano una menzione particolare ci sono la title-track Pasion, ma soprattutto Il mare e Adios, avvolgenti e con un pizzico di sana malinconia. Fisarmonica, contrabbasso e chitarre in prima linea, con una spruzzatina di flamenco, per la rilettura di Angelitos negros, una vecchia canzone cubana che era stata portata al successo da Marino Barreto Jr nel ‘59 ma prima ancora, nel 1950, proposta da Luciano Tajoli e successivamente, nel ’68, da Fausto Leali. Non poteva mancare il cavallo di battaglia, Tutu turu, in un nuova versione ricantata con il “compagno di viaggio e di tante emozioni musicali”, Francesco Boccia. Altra collaborazione è quella con l’artista argentino Diego Moreno in (guarda caso) Cielo di Argentina.
Deus ex machina dell’intero progetto è Gianfranco Caliendo, storico componente de Il Giardino dei Semplici (indimenticabile la loro Miele), che si è occupato della produzione artistica e degli arrangiamenti, oltre ad aver suonato la chitarra. Un bell’esordio per Giada, nonostante da oltre dieci anni sia una bravissima professionista a tutti gli effetti. Un primo album tanto atteso, ma che arriva al momento giusto, quello per iniziare a tracciare un nuovo ed entusiasmante percorso. Ovviamente in musica e con “pasion”.
01. Pasion
02. Amado mio
03. Il mare
04. Amo
05. Dormi niño
06. Turu turu
07. Angelitos negros
08. Adios
09. Cielo di Argentina
10. La novia
11. Tengo un turuturu
Fonico: Luigi Granieri Arrangiamenti, direzione archi e programmazione: Gianfranco Caliendo Piano: Alex Bonfanti Batteria: Davide Ferrante Basso elettrico e contrabbasso: Dario Franco Basso (in Cielo di Argentina): Ottavio De Marino Chitarre e plettri: Gianfranco Caliendo Fisarmonica: Peppe Mazzillo Violino solista: Ciro Formisano Violino solista (in Amado mio): Paolo Sullo Sezione archi: Fernando Ciaramella, Carlo Coppola, Ciro Formisano, Luca Grassia, Vladimir Kocaqi, Antonio Mazza, Armando Priftuli Cori: Lidia Balsamo, Alessia Chianese, Mario Garofalo, Francesca Gaudiero, Roberto Mottola, Daniela Vito Ospiti: Francesco Boccia (in Tutu turu) e Diego Lemmi Moreno (in Cielo di Argentina) Mastering: Soulfingers by Enzo Rizzo Grafica: Officine della Grafica Foto: Nilo Sciarrone Registrato presso gli studi Officine della Musica di Napoli