Stefano Tessadri
Arriva al terzo album Stefano Tessadri. Dopo “Dietro ogni
attesa” e “Malocuore” l’attesa per Passione
e veleno era giustificata dal bisogno di verificare le capacità di questo
giovane autore milanese, con un piede nel rock e l’altro nella canzone
d’autore. Non è facile scrollarsi di dosso l’etichetta di “clone” di Tom Waits
come in molti hanno detto e scritto (anche se piacerebbe a molti artisti
sentirsi “accusare” d’essere clone di un monumento della musica cantautorale
U.S.A.) e Stefano aggiunge benzina sul fuoco con una bella versione di “Tango
till they’re sore” che diventa un sincopato Tango
di Capodanno, gradevole e suadente come tutta la musica waitsiana quando
impostata nella forma di ballata, con il pianoforte e la fisarmonica a dare
tempo ed atmosfere.
Ma non c’è solo il nume Waits a
tenere la mano di Tessadri compositore (sia i testi che le musiche sono di sua mano),
perché la lezione del rock di qualità è entrata ben sottopelle sia nel suono
prettamente roots come avviene nella bella e misteriosa Il confine oppure nella swingante Putto ribelle. Interessante, nel suo svolgimento, anche La nave, con l’inizio umoristico ripreso
subito da una musica di maniera che ha nel suono dell’arpa uno dei punti di
forza, così come la voce di Tessadri che si trasforma in una sorta di voce
narrante ricordando le modalità espressive di Capossela. Il finale, con Fantasma d’amore, è (insieme a Il confine) il segno distintivo di
questo lavoro che richiama le ragioni di una creatività artistica che ha ancora
molte frecce nel proprio arco ma che ha anche bisogno di calcare quanti più
palchi possibile per un necessario scambio artista/pubblico.
La voce c’è, con un timbro interessante e
ruvido quanto basta, i musicisti danno il loro adeguato apporto, le idee anche ed
è sufficiente orientarle nella direzione giusta. Non dovrebbe essere difficile con
queste premesse riuscire a costruirsi un repertorio importante e, soprattutto,
sempre più personale.
01. Il confine
02. Verrà da me
03. Dove andrai
04. Gli stessi tuoi occhi
05. Tango di capodanno
06. Putto ribelle
07. Non è più tempo di Bohème
08. Il twist dei gemelli siamesi
09. Amor di sangue
10. La nave
11. Fantasma d’amore
Stefano Tessadri:
voce, tastiere, chitarra elettrica, pianoforte, fisarmonica, campanaccio, lame
sonore
Mauro “Rey Fagiano”
Florem: batteria, percussioni
Sergio Armaroli:
frusta, wistel train, timpani, marimba, rumori, bottigliofono, kalimba, ocean
drum, veliero
Gianluca “Fast”
Fasteni: chitarra elettrica, chitarra acustica, slide, banjo, cassa da
banda, basso acustico
Agostino Marino:
contrabbasso, piatti, bassotuba, basso acustico
Paolo Di Lello:
armonica
Socrate Verona:
viola
Sergio “Cosmic”
Panigada: steel guitar, chitarra elettrica
Valentino Finolli:
clarinetto basso
Giuliano Mattioli:
arpa
Nadia Galimberti:
voce