Runa Raido
Una mezz’ora abbondante di suono godibile, nove tracce tra cui una Prospettiva Nevsky irriconoscibile, sporca, trasformata. Ecco in sintesi il primo album in studio dei Runa Raido, gruppo della scena romana di rock alternativo, nati nel 2006 con all’attivo prima di questo Per ritrovare la quiete un album dal vivo ed un Ep.
Otto brani, testi e musica di Alessandro Vona, più una cover: chitarre elettriche per un garage rock semplice ma d’impatto. Chissà da quali inquietudini, da quale caos scappano i nostri quattro eroi, forse un gioco di ruolo devastante o un reality solforoso. E ruvidi e sulfurei sono i loro testi.
I quattro Runa Raido hanno ascoltato rock alternativo e punk, classici del rock e indie, e lo ritroviamo nei loro brani. Rock’n’roll maturo e contemporaneo già dal primo brano Fame: musica che graffia per una storia sospesa tra realtà e finzione, tra vita vera e vita trasmessa in digitale terrestre.
Poi il ritmo si placa: l’intro di Elettromanichini ti illude. Che i nostri eroi abbiano già trovato la quiete che cercano? Poi alla quiete segue la forza della tempesta, in uno Sturm und Drang rock'n'roll, rollercoaster che porta in alto chi ascolta, sospeso per aria tra curve piane e discese in picchiata.
Cambio di modalità è una casa straziata dalla violenza – che ci ricorda un po’ The End di morrisoniana memoria – con un giovane Spike e Mister Black, un fratellino che cerca di sottrarsi alla morte, una madre ed un padre di cui liberarsi per essere liberi.
Chiude la Prospettiva Nevsky di Battiato, qui stravolta, inacidita: rock arrabbiato su un vocal quasi parlato, che si perde nell’elettricità delle chitarre.
01. Fame
02. Elettromanichini
03. Uno
04. Seta
05. Viola Valtzer
06. Nero
07. Cambio di modalità
08. Festina Lente
09. Prospettiva Nevsky
Marco Vallecoccia: voce e chitarra Alessandro Vona: voce e chitarra Letizia Gaetani: basso e cori Gianluigi Nocella: batteria