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Fabrizio Casalino

Per tutte le altre destinazioni

Non deve essere facile da giovani inseguire il successo discografico. Non deve essere facile raggiungerlo e poi essere di fatto “scaricato” dalla propria stessa casa discografica. Come non deve essere facile reinventarsi una carriera da comico (ottenendo, oltretutto, un grande successo popolare televisivo), ma continuare a coltivare (quasi carbonerescamente) l’arte delle sei corde.

Non deve essere stato facile, insomma, per Fabrizio Casalino prendere altre destinazioni da quelle che si era prefissato in gioventù. Ma alla fine quando uno il talento ce l’ha (nel far ridere o nel far cantare), prima o poi quel talento emerge. E ciò è quello che è successo all’artista genovese. A dire la verità, anche il Casalino comico ha sempre messo la chitarra al servizio dell’arte della risata (come dimenticarsi personaggi come Giginho o le esilaranti parodie di Gianluca Grignani e soci). Il fatto è che Casalino un disco “serio” voleva tornare a farlo da anni. E finalmente oggi - anche grazie al preziosissimo lavoro di Andrea Maddalone agli arrangiamenti ella produzione - c’è finalmente riuscito.

Per tutte le altre destinazioni, già dal titolo, è un disco che presenta come nucleo centrale forte quello del viaggio, dello spostamento. Un viaggio certamente simbolico, mentale. Lui stesso racconta come abbia vissuto per un certo periodo, da giovane, a Milano con la compagna in un appartamento di pochi metri quadrati. Qualcosa - ancora più per un genovese - di claustrofobico. Cercare nuove direzioni diventa, insomma, un’esigenza, quasi come aprire nuovi spazi mentali. Ma anche per lasciare segni di sé in più parti del mondo, come fa il protagonista della canzone di apertura - Viaggiatore - che sembra quasi volutamente dimenticare propri piccoli oggetti nei vari alberghi frequentati. 

Ma il viaggio, per un’anima inquieta come quella di Casalino, è anche viaggio reale . E, sempre per un genovese, non può che passare per il mare. Il mare è luogo per eccellenza degli spazi aperti, dei confini sterminati. Ma, in questo caso, anche luogo di possibili incontri con il femminile. Sono contento e I posti di mare sono brani dal forte impatto sonoro pop, che però non vanno ad abbassare qualitativamente il lavoro. Ma che anzi si presentano come piacevoli momenti di passaggio.
 

Il viaggio si può configurare anche come il volo. Il volo permette da una parte di vedere il mondo da una prospettiva diversa e dall’altra di staccarsi dalla realtà quotidiana a prosaica. È ciò che prova a fare il protagonista dell’Uomo proiettile (piccolo gioiello, vincitore nel 2012 del Premio Bindi). Vero che lui vola per necessità e per lavoro, ma il suo “vero” volo è quello dell’amore nei confronti dell’acrobata del Circo di cui da anni è innamorato. Un amore finito male, perché alla fine forse solo lui riesce davvero a sapersi staccare dalle brutture quotidiane (e il finale potrebbe persino sottintendere un suicidio). L’amore - altro tema fortemente presente nel disco - è quindi visto come una sorta di funambulismo, un continuo stare in equilibrio (almeno finché funziona). 

Ma il viaggio, in ultima istanza, è l’allegoria della vita. Cercare tutte le altre destinazioni è la necessità di scappare da tutti quei ruoli che la vita ci ha cucito addosso (di padre, di avvocato, di padre…). Diventa, quindi, emblematico un brano come Vertigine in cui Casalino sembra finalmente accettare l’idea che si possa precipitare (ancora una volta il tema del volo), superare le vertigini per andare a vedere cosa può davvero succedere se ci si lascia andare, guardare oltre questa vita (e, si badi, non ci riferiamo a un’esperienza spirituale o post mortem!). Insomma, Vertigine parte dal presupposto che alla fine forse dirigersi in altre destinazioni sia l’unica soluzione a una vita terribilmente piatta e monotona (per dirla con le parole dell’amico Max Manfredi: “Ogni posto va bene purché non sia qui”).

E questo è ciò che ha fatto Casalino con Per tutte le altre destinazioni, un disco che ha avuto una gestazione molto lunga e travagliata. Casalino si è più volte domandato se avesse avuto senso ripresentarsi come cantautore “serio” nel momento in cui la sua immagine ormai veniva accostata a quella del cabarettista. Alla fine la risposta è stata positiva e finalmente l’artista genovese si è lasciato cadere. Ha affrontato la scommessa e l’ha vinta. Perché Per tutte le altre direzioni è un disco ricchissimo di idee e di suoni, con testi intrisi di grande poeticità (paradossalmente là dove convince meno è forse proprio quando vuole continuare a fare il comico, come in Faccine). Un disco in cui Casalino ha fatto tesoro, però, proprio della sua esperienza di comico, quando imitava lo stile dei più svariati cantautori. Per cui se qui può assomigliare a Elio e le storie tese (Faccine), là può rimandare a Max Manfredi (Maestrale), se laggiù può ricordare Luca Carboni (Sono contento) o Jovanotti (Spento) quaggiù può suggerire Francesco De Gregori (Il mestiere del fuoco, splendido brano in cui mette un po’ alla berlina il mondo frequentato dai colleghi comici). Ma alla fine resta assolutamente se stesso. Anche i testi meritano attenzione, chi è abituato al Casalino cinico e spietato resterà di sicuro stupito dal trovarsi di fronte un autore lirico e in più punti quasi onirico. E se è vero che a volte si rischia di cadere in un eccessivo romanticismo di maniera (la rima cuore-amore in Ciliegie), altre volte abbiamo dei veri e propri colpi di genio (come tacere la rima carote-Goethe!).

Insomma, bene ha fatto Casalino a ributtarsi nella mischia senza maschere e mettendosi a nudo. È una scommessa, la sua, che ha vinto, a nostro avviso, a mani basse! 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Fabrizio Casalino e Andrea Maddalone 
  • Anno: 2018
  • Durata: 36:58
  • Etichetta: Alman Music

Elenco delle tracce

01. Viaggiatore
02. Ciliegie
03. I balconi di Milano
04. L’uomo proiettile
05. Sono contento
06. Faccine
07. Maestrale
08. Vertigine
09. I posti di mare
10. Il mestiere del fuoco
11. Spento

Brani migliori

  1. I Balconi di Milano
  2. L'uomo proiettile
  3. Vertigine

Musicisti

Andrea Maddalone: Chitarre  -  Fabrizio Casalino: Chitarra e voce  -  Diego Corradin: Batteria  -  Fabio Maggioni: Basso  -  Stefano Tedeschi: Chitarra  -  Diego Baiardi: Tastiere