La Costituente
Fino a poco tempo prima erano i Rosso Rubino, poi la volontà, l’urgenza di cambiare qualcosa, ed allora, oltre alla musica, anche il nome, per non dare adito a dubbi: Lorenzo Catillo e Pasquale Pedicini decidono di invitare alcuni amici, giusto per vedere cosa viene fuori, e da questo incontro nasce, ed il nome non pare affatto casuale, La Costituente, un gruppo definito “aperto”, in cui non solo è gradita, ma decisamente cercata la collaborazione con altri musicisti, un gruppo che dunque promette, in futuro, di mutare pelle a seconda delle occasioni.
Perquantoviprego è un lavoro uscito a cavallo tra il 2012 e il 2013, e che potremmo definire “strano”. Sembra quasi una specie di colonna sonora, salvo il fatto che, di immagini, se ne possono vedere una quantità infinita; istrionico, un po’ vaudeville, questo album colpisce subito almeno per alcune caratteristiche che catturano l’attenzione: i cinque amano decisamente giocare con le parole, e l’amara ironia che traspare dai testi è figlia, e verrebbe da dire finalmente, di un sottile lavoro fatto sui testi, ai quali si accompagna un commento musicale che in più di un passaggio, sembra quasi fatto su misura, tagliato preciso in base al significato ed al senso della narrazione. Ascoltare Solo tutor significa avere davvero la sensazione che musica e parole siano nate quasi in modo sincronico, che l’una non segua, o sia seguita, dalle altre
Atmosfere jazzate, un po’ anni ‘50/’60, che ricordano quei film in bianco e nero che descrivevano le estati italiane di quel periodo, atmosfere che, come allora, contengono quella goccia di malinconia, quella velata tenerezza che le fa diventare ricordi, ed allora sì, è possibile parlare di storie intime, di amore e dintorni, senza utilizzare i soliti triti clichè, ma giocando con il vocabolario, come in Strabica come Venere, oppure in Io non io, deliziosi incroci dialettici ed armonici, piccole rappresentazioni teatrali di vita trasformate in canzoni.
Questo approccio giustifica, ampiamente, lo stuolo di musicisti impegnati nella realizzazione dell’album. Spesso succede che ad un numero elevato di collaboratori faccia seguito un lavoro sostanzialmente uniforme, mediamente lineare, che non ne giustifica fino in fondo la presenza; ebbene in questo caso, invece, il discorso è tangibilmente diverso perché, brano dopo brano, ascolto dopo ascolto, si percepisce come i dettagli musicali siano realmente determinati dall’influenza che ognuno di essi ha esercitato nell’esecuzione.
Le sensazioni che rimangono sono simili a dei flashback, dei dèja vu e le immagini, a volte sfumate (la foto qui sopra li ritrae in un foto montaggio ironico quanto suggestivo, che rafforza questa impressione), altre volte improvvise e cangianti, si accavallano l’una con l’altra, ma lungi dall’ingenerare confusione, creano invece una sorta di racconto che ha quasi un che di dickensiano, almeno a livello emotivo.
Più che un album una piccola e stimolante esperienza, che si spera possa essere rinnovata presto.
01. Per quanto vi prego
02. Ines
03. Solo tutor
04. Punta nera
05. Strabica come Venere
06. Io non io
07. Lu ragano
08. Parigi
09. Sud est
10. Arrivederci a bientot aufidersen
11. Dolce sentire
Lorenzo Catillo: voce - Pasquale Pedicini: pianoforte, organi, synth - Luca Aquino: tromba, flicorno - Sergio Casale: flauto, ottavino, sax tenore - Carmine Ioanna: fisarmonica - Aldo Galasso: piatti e tamburi - Luciano Ciaramella: clarinetto - Giuseppe Ferrante: eufonio - Giovanni Francesca: chitarra classica - Antonio Iasevoli: chitarra elettrica, classica - Fabio Macera: chitarra elettrica, acustica - Dario Miranda: contrabbasso - Leon Pantarei: percussioni - Selene Pedicini: violino - Nhare Testi: violino - Natalì Rossi: voce - Luca Annessi: orchestrazioni virtuali - Coro del Circolo Musicofilodrammatico di Foglianise: voci - M° Ugo Pedicini: direzione coro