Antonio Fresa
Definirlo pianista sarebbe riduttivo, così come compositore o musicista. Antonio Fresa è un artista che sa infondere ispirazione e profondità alla sua musica, espressione più autentica dell’essenza di cui è dotato. Piano verticale è il primo capitolo di una trilogia dedicata al pianoforte a cui, in questo caso, è stato inserito il pedale della sordina. Scelta delicata e controcorrente in tempi dove chi suona più forte, in maniera sovraeccitata, inventandosi persino improbabili acrobazie, sembra avere la meglio.
Oltre a un bagaglio di tutto rispetto che spazia dalla musica classica al jazz fino ad arrivare alla canzone d’autore e alle colonne sonore, il napoletano Fresa possiede quella rara qualità che è la piena (e giusta) consapevolezza di se stesso, senza autoreferenzialità o pavoneggiamenti inutili. È questo che dona sostanza a ciò che crea. La sua musica è un lungo piano sequenza fatto di suoni evocativi che portano a galla e dove si mescolano parole intrise di poesia, immagini, luoghi, volti accompagnati da ricordi, sensazioni, emozioni. Non a caso Fresa ha molta confidenza con il linguaggio cinematografico avendo composto varie colonne sonore, tra cui i meravigliosi temi di Cinque, El campo e Perdita qui riletti.
Seguono la stessa scia brani come Inner Life, Tra sette anni, Mio padre e Ispirazione, dove l’atmosfera raggiunge picchi altissimi grazie anche al prezioso contributo di musicisti come Marco Pacassoni (vibrafono), Raffaele Casarano (sax soprano) e Luca Aquino (tromba). Gli haiku dello scrittore Lorenzo Marone accompagnano ognuna delle otto composizioni a suggellare un’opera che ha il potere di imprimersi tra le pieghe intime dell’anima.
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https://video.repubblica.it/edizione/napoli/napoli-versi-in-musica-gli-haiku-di-lorenzo-marone-per-l-album-di-antonio-fresa/338878/339479
01. Inner Life
02. Tra sette anni
03. Cinque
04. Mio padre
05. El campo
06. Ispirazione
07. Hanami
08. Perdita
Antonio Fresa: pianoforte, piano elettrico - Luca Aquino: tromba - Raffaele Casarano: sax soprano - Pino Navelli: viola - Marco Pacassoni: vibrafono - Peppe Plaitano: clarinetto - Armand Priftuli: violino - Ninon Valder: sax alto, flauto, bandoneon