Alessandro Fabbri
Quando il leader di una formazione jazz è il batterista, c’è sempre molta curiosità nell’ascoltare come la melodia viene trattata. In questo compito Alessandro Fabbri va oltre: non solo coinvolge due partner tradizionali della batteria come pianoforte e contrabbasso, ma affida a un quartetto d’archi la funzione di quarto elemento. Una formazione che è normalmente di casa nella classica e risponde al meglio alle intenzioni compositive ed esecutive di Fabbri.
Un musicista che raccoglie le reminiscenze di tanti ascolti; dal bop allo swing e alla classica, creando un mix di gusto e professionalità che ha come caratteristica fondamentale il rispetto per la scrittura musicale. Ci sono brani di altri autori, a partire dalla celeberrima Caravan di Duke Ellington, resa in una versione poliritmica e non didascalica per proseguire con un’emozionante interpretazione di For Those I Never Knew del compianto Luca Flores resa in tutta la sua drammaticità.
Ma il Fabbri compositore è tutto da scoprire come nell’appassionata Rubato, nell’onirica Cinemascope, affidata al quartetto d’archi e al contrabbasso, dove compaiono echi di Nino Rota, o nel brano che dà il titolo all’album dedicato a uno strumento raro dove le quattro parti si inseguono in un gioco melodico e ritmico condotto con maestria. Tra i musicisti che affiancano Fabbri ricordiamo il lavoro di Massimiliano Calderai il cui pianoforte si mette a disposizione della batteria per guidare gli altri strumenti senza sovrastarli.
Un disco che piacerà anche a coloro che frequentano poco il jazz e che fa onore al movimento, rappresentato da tanti musicisti italiani che lo animano con passione e senza inutili protagonismi.
01. Il tango riflesso
02. Pianocorde
03. For Those I Never Knew
04. I've Got The World on A String
05. Caravan
06. Rubato
07. II V martire
08. Cinemascope
09. Bon-Go
10. Tema per Annalena
Alessandro Fabbri: batteria, udu
Massimiliano Calderai: pianoforte
Mauro Fabbrucci: violino
Vieri Bugli: violino
Marcello Puliti: viola
Damiano Puliti: violoncello
Filippo Pedol: contrabasso