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Davide Van De Sfroos

Pica!

Era atteso da suoi fans così legati alle sue storie, alla sua capacità di raccontare in un dialetto con il quale tratteggia impagabili personaggi e situazioni. Lui è Davide Van De Sfroos, al secolo Davide Bernasconi ed il lavoro tanto atteso, dopo “Akuaduulza”, è Pica!. Anche in questo album maturano le espressioni migliori di De Sfroos e del canzoniere che lo ha fatto conoscere al pubblico affezionato ed anche a quello occasionale che, però, non rimane indifferente alle sue storie, narrate sempre in bilico tra l’epica (Il cavaliere senza morte, Il minatore di Frontale) ed il surreale (La ballata del Cimino, L’Alain Delon de Lenn). Nell’album vi sono anche, per la natura sempre ambivalente che è nel cuore di un artista, canzoni come La Grigna ed Il costruttore di motoscafi che, pur nell’evidente differenza di storie, soggetti e luoghi, sono parte di uno stesso discorso: quello di scandagliare l’animo umano e lanciare lo sguardo oltre l’orizzonte, mettendo in comunicazione mondi apparentemente differenti eppure vincolati dall’eterno scorrere dei giorni, delle emozioni, delle passioni. Come dire il quotidiano (Il Costruttore di motoscafi) con l’eternità (La Grigna).

Una considerazione merita anche 40 pass, che racconta di tre amici che, dal lago sono scesi a Milano e nel riflesso delle acque del Naviglio cercano la memoria di un riflesso delle loro acque natali, ben più affascinanti del “rigagnolo” milanese. Metafora, forse, di una sorta di perdita di identità, di bellezza, di amore per la natura che porterà i protagonisti della canzone a situazioni colme di sconfitte, di risentimenti, di delusioni. “Pica!racconta, in maniera sempre ricca di sfumature (anche per quanto concerne l’ambito musicale, che viaggia tra rock, folk irlandese e saltuarie puntate più esotiche), di sofferenze e di speranza, di illusioni e di sconfitte, di amori e perdite, in un modo sempre suggestivo che, rispetto ai precedenti lavori, denota una maturità descrittiva ancora maggiore.
Con questo lavoro Van De Sfroos mette ulteriormente a fuoco una sua ben definita dimensione artistica e culturale, che certamente lo vedrà come sicuro protagonista degli anni a venire.  

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Alessandro Gioia & Davide Van De Sfroos
  • Anno: 2008
  • Durata: 68:17
  • Etichetta: Tarantanius/Venus

Elenco delle tracce

01. El puunt  
02. Lo Sciamano  
03. L’Alain Delon de Lenn  
04. New Orleans  
05. La ballata del Cimino  
06. Il minatore di Frontale  
07. 40 pass  
08. La terza onda
09. La Grigna  
10. Il costruttore di motoscafi  
11. Fiil de ferr  
12. Furestee  
13. Il cavaliere senza morte  
14. Loena de picch  
15. Retha Nazur

Brani migliori

  1. L’Alain Delon de Lenn
  2. 40 pass
  3. La Grigna

Musicisti

Davide Van De Sfroos: voce, chitarre, dobro
Jamie Scott Dolce
: chitarra elettrica
Mirco Maistro
: fisarmonica
Eros Cristiani
: fisarmonica, pianoforte
Angapiemage Galiano Persico
: violino, mandolino
Alessandro Gioia
: percussioni
Michele Papadia
: organo hammond
Marco Vignuzzi
: dobro, Pedal steel guitar, Mandolino elettrico, 12 corde, autoharp
Gianni Sabbioni
: contrabbasso
Andrea Taravelli
: basso
Silvio Centamore
: cajon, batteria, cembalo
Gianni Brunelli
: batteria
Giorgi Peggiani
: armonica
Alessandro Zajini
: banjo
Fabio Serra
: chitarra elettrica
P. Antonetto
: violoncello, basso
Lorenzo Vanini
: piano, organo hammond
Francesco D'Auria
: percussioni
Mima Lamonica
: flauto traverso
Manuela Cortinovis
: voce soprano
Tiziana Zoncada
: cori
Elena Spotti
: arpa celitca
Edoardo Perlasca
: chitarra classica, elettrica
Matteo Moretti
: timpani
Andrea Quaglia
: contrabbasso, basso