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Schiele

Pictures of Mountains

Che angoscia ragazzi, ma devo dirlo, questo è proprio il genere che fa per me, e per molti altri come me. Un punto in più a loro favore inoltre, va sicuramente assegnato per il nome del gruppo, “Schiele”, uno dei più grandi pittori espressionisti dell'arte moderna (anche se Egon sosteneva che l'arte non si potesse classificare, perchè semplicemente eterna). Il disco s'intitola Pictures of mountains e gli Schiele, con questo album, sono giunti al loro secondo lavoro. La domanda nasce spontanea: “Perchè gruppi con lo stile della band in questione, in Inghiltera entrano nei primi posti delle classifiche, mentre in Italia vince il disco di platino Alessandra Amoroso superando di gran lunga anche gli U2?” Vi prego datemi una risposta, anche se penso già di averla. Non tiratemi in ballo la questione della tradizione cantautorale del bel paese, perchè ad oggi, di veri cantautori, in Italia, se ne contano sulle dita di una mano in parte mozzata. Perdonate i toni ombrosi, cattivi ed inquietanti, ma la musica degli Schiele, purtroppo o per fortuna, non fa trasalire alla mente bei pensieri, perchè questo gruppo ti sbatte in faccia una realtà che non è tutta rosa e fiori. E allora perchè un disco come Pictures of mountains, prodotto dalla band Teatro degli Orrori, non riesce a farsi conoscere al di fuori dei circuiti delle webzine e di certe riviste di settore? Perchè un album così ben fatto, quasi perfetto, di spessore, di qualità, non riesce a vendere più di 100 copie e soltanto durante i live della band? Ve lo dico io perchè è ormai inutile stupirsi ancora per queste questioni. Il fatto è che il pubblico in Italia, musicalmente parlando (ma non solo), andrebbe rieducato. Perchè finchè radio, giornali e televisioni parleranno soltanto di artisti già affermati e di “artisti” che vendono milioni di copie, non ci sarà speranza per band come gli “Schiele”. La verità è che se i Radiohead fossero nati in Italia, non sarebbero mai diventati la band che sono oggi e cioè uno dei migliori gruppi di tutto il pianeta. Altro problema che si pone è che gli “Schiele” cantano in inglese e più della metà dell'Italia non ha ancora imparato l'italiano, figuriamoci l'inglese. E allora basta. Smettete di guardare la televisione, strappate quei maledetti giornali, disconnettete internet e quel maledetto succhia anime di Facebook (io non ce l'ho, provate pure a cercarmi) e per una volta chiudete gli occhi. Provate a restare da soli con voi stessi per circa 50 minuti, il tempo necessario per ascoltare questo grande album, Pictures of Mountains. Un disco che ti penetra nel cuore, molto strumentale, intenso, cupo, noise, in grado di far provare emozioni vere.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Giulio Favero e Giovanni Ferliga
  • Anno: 2009
  • Durata: 50:22
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01. We don't Want to be your Friends

02. In the Room there was Violence

03. Portaits of Love

04. Spiders VS Spiders

05. Pills

06. This Heart Does not Hurt

07. My Death

08. Four Times

09. The Night

10. Mountains get Higher

Brani migliori

  1. In the Room there was Violence
  2. Mountains get Higher
  3. The Night

Musicisti

Damiano: voce chitarra Luca: batteria voce Livio: basso